Sesto San Giovanni – «La sostenibilità degli edifici? Per noi è una conditio sine qua non. È come dire che l’edificio deve stare in piedi». A dirlo sono gli architetti Sandra Maglio e Andrea Fradegrada, che nel 2011 hanno fondato a Sesto San Giovanni lo Studio FORM_A. E proprio in città hanno firmato alcuni degli ultimi interventi di UniAbita, la più grande cooperativa di abitanti con oltre 18mila soci.
«La sostenibilità deve essere ambientale, economica ma anche come criterio di bellezza. Per questo abbiamo un team di progettisti, designer, collaboratori che si siedono alla stesso tavolo fin dalla fase preliminare. Dal pannello solare al posizionamento degli elettrodomestici nell’appartamento: tutto viene pensato fin dall’inizio».
C’è “Quadrifoglio”, la torre di 7 piani da 28 appartamenti adiacente al lago del Parco Bergamella, a Sesto, dove l’efficienza energetica è il motivo conduttore, tra controllo solare e geotermia. Attenzione a clima, ambiente e bollette, ma anche allo spazio esterno con la rigenerazione del grande spazio verde vicino al borgo rurale. Perché «prima della pandemia si pensava diversamente agli spazi esterni. Abitiamo la casa, ma anche il balcone, la piazza, il giardino: questa è un’importante eredità post Covid nella progettazione del verde».
Anche se, dicono Maglio e Fradegrada, «non assistiamo a nuovi processi ma a linee guida che già esistevano e che, con l’esperienza del lockdown, si sono amplificati e velocizzati». Tra gli elementi chiave di FORM_ A c’erano e ci sono le grandi logge, che danno un senso di continuità al salotto e alla zona living. Oppure alle grandi finestre, che aprono lo spazio verso il parco e fanno entrare la luce naturale. Lo spazio privato dialoga e si amplia in quello esterno.
Come in “Boccaccio 164” dove si rimette al centro il benessere dell’abitare e della persona, con diverse possibilità di comfort soprattutto nelle zone comuni: saranno presenti servizi a uso esclusivo dei condomini, come uno spazio fitness, un’area gioco per bambini, un deposito di biciclette per favorire la mobilità dolce e un’ampia area verde attrezzata suddivisa in tre giardini. Scelte green ed ecocompatibili e materiali naturali.
«Per noi il tema del materiale è fondamentale: è l’elemento che permane che stabilisce la durabilità dell’architettura. Certo, magari sull’immediato l’investimento deve essere maggiore perché il costo di costruzione aumenta. Ma in progress permette economia sulla manutenzione. E questo ci rimanda a un tema di prospettiva». Progetto integrato è, insomma, la parola d’ordine, insieme a ricerca: dal disegno del nuovo parco fino alla planimetria.
«La docenza al Politecnico di Milano ci consente di studiare, di portare avanti un percorso di innovazione continua nello studio. Da parte nostra agli studenti portiamo un bagaglio pratico di esperienza. Siamo abituati a seguire tutta la filiera dei singoli interventi, dalla progettazione alla direzione dei lavori in cantiere ». Sulla carta gli appartamenti di “Quadrifoglio” e “Boccaccio 164” sono già andati quasi sold out e in via Adriano, a Milano, sempre con UniAbita si sta chiudendo il cantiere di “Lumière” con la nuova piazza pubblica. E proprio FORM_A firmerà anche la nuova porta di ingresso, da viale Marelli, di Sesto San Giovanni.