Bormio (Sondrio) – Il Passo dello Stelvio è la montagna del ciclismo italiano, per antonomasia la Vetta Coppi con i suo ventun chilometri e settecento metri di salita a quota 2.758 metri, la più alta d’Italia e più volte traguardo del Giro che proprio lungo i suoi tornanti ha vissuto sfide epiche. Un luogo unico per tutelare il quale è nata la Società del Passo dello Stelvio, grazie all’accordo tra Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano che hanno sottoscritto un accordo per incrementare l’attrattività turistica, sviluppare e gestire servizi legati alla fruizione e all’accessibilità dell’area e sviluppare progetti innovativi, anche di tipo infrastrutturale.
«Nel 2025 ricorreranno i 200 anni dalla costruzione della strada su progetto dell’ingegner Donegani di Sondrio – ricorda Massimo Sertori, l’assessore alla Montagna di Regione Lombardia – Una ricorrenza che merita adeguate celebrazioni per le quali anche la Società dello Stelvio sarà necessariamente coinvolta appieno. In vista di quella data potrebbe essere intrapresa anche la richiesta di riconoscimento Unesco della strada dello Stelvio».
L’obiettivo della società «Passo dello Stelvio» è quello di valorizzare il territorio in modo sostenibile. Grazie a un biglietto d’ingresso si potrà prenotare il passaggio in auto, in moto o in bici fino alla vetta, garantendosi un’esperienza unica nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio e dell’Ortles. «Un gruppo di lavoro si occupa da anni di questo tema – spiega Sertori – Con la fondazione della società diamo il segnale di partenza verso una lunga collaborazione, che ha il fine di ottenere un valore aggiunto per tutti».
Un primo studio per la valorizzazione della cima del Passo dello Stelvio è già in corso e prevede in cima al passo un infopoint, parcheggi per biciclette e moto e servizi igienici. Sarà previsto un servizio di assistenza e noleggio di biciclette e stazione di ricarica per e-bike, oltre a un deposito. Verranno realizzati anche un parcheggio a pagamento e una terrazza panoramica dalla quale si potranno ammirare le spettacolari curve del Passo. In cima la strada lunga 130 metri sarà sistemata e verrà collocata una scritta nel punto più alto con l’altimetria.
Di fronte alla cima verrà riposizionato il monumento dedicato al costruttore della strada, Carlo Donegani e ristrutturata la cappella storica. Nei prossimi anni verrà costruito un edificio multifunzionale che ospiterà un museo e uno spazio per le mostre e gli eventi culturali. Protagonisti delle esposizioni saranno i lavori per la costruzione della strada, iniziati nel 1820 e conclusi nel 1825, la storia del valico, la Prima Guerra Mondiale e il fronte sull’Ortles, lo sci estivo, l’alpinismo e naturalmente il ciclismo che qui è di casa.