Ancona – Rigenerazione urbana e sfruttamento dei parchi della città per sviluppare la pratica ambientale, la svolta del capoluogo passa da qui. Partendo dalle aree verdi, il capoluogo delle Marche si è candidato per ricevere i fondi previsti dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Il progetto specifico prevede la richiesta di una somma complessiva pari a 5,6 milioni di euro divisa in tre parchi cittadini molto conosciuti e frequentati: 2 per il Parco del Cardeto e per il Pincio e 1,6 milioni di euro per il Parco di Villa Beer.
Secondo quanto previsto dall’avviso ministeriale, i progetti dovranno prevedere la valorizzazione della componente vegetale e disegno del giardino, dell’aspetto architettonico e scultoreo, dell’impiantistica a cui si dovranno aggiungere sicurezza e accessibilità, oltre alla valorizzazione attraverso la comunicazione dei luoghi.
La volontà è stata quella di partecipare a un avviso emesso dal Ministero dei beni culturali che prevede la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini di interesse storico-culturale da finanziare nell’ambito del Pnrr. Da qui l’ipotesi legata ai progetti di intervento per le tre aree verdi della città dorica. L’obiettivo è restituire un ruolo nuovo ai parchi e ai giardini storici come centri di ‘bellezza pubblica’ e luoghi identitari, i cosiddetti luoghi del cuore, per le comunità.
Per ogni singolo progetto la somma massima messa a disposizione sarà di 2 milioni di euro. Con i tempi stretti previsti dalla formula di finanziamento, a breve il Ministero invierà la risposta sulla candidatura anconetana per la realizzazione del progetto dei parchi: entro il 2022 partiranno poi le eventuali procedure operative. Oltre al recupero delle aree verdi in questione, non sempre curate nella maniera ideale in passato, il fondo ministeriale prevede una nuova illuminazione dei parchi.
A fianco a questo progetto vincolato ci sono poi gli ingenti fondi per il piano di Rigenerazione Urbana che nel periodo di incubazione è passato dalla competenza dello Stato all’interno del pacchetto Pnrr. Prevista una somma molto importante, 20 milioni di euro, per mettere mano a cinque punti strategici della città: il Palaveneto, il palazzetto dello sport in centro (ristrutturazione e adeguamento per 5,6 milioni di euro), la biblioteca comunale di Palazzo Mengoni-Ferretti (7,2 milioni di euro), la pinacoteca comunale ‘Francesco Podesti’ (900mila euro), la Mole Vanvitelliana (2,9 milioni di euro) e il Mercato delle Erbe (5,3 milioni di euro). Su tutti, l’obiettivo è intervenire secondo le linee guida indicate per quello che era il Recovery Plan: rigenerazione, sostenibilità, valorizzazione, digitalizzazione.