Pesaro – Hormy è il diminutivo di Hormone Formula Tecnhnology. Hormy è un robottino che presto diventerà l’alleato “infallibile” di donne e uomini a disagio per essere in sovrappeso una volta entrati in menopausa e andropausa.
In tre mesi ha fatto scendere di 30 chili un uomo di 68 anni arrivato a pesare un quintale. “Nessun miracolo – osservano Mauro Cirilli, chirurgo vascolare, padre di Hormy e le esperte in estetica Stella Scarpa e Marilena Pomante, madri di Hormy –: dietro il macchinario c’è molta ricerca scientifica, tecnologia all’avanguardia (made in Marche, ndr), la professionalità di Scarpa e Pomante e non ultima la motivazione di quel signore”.
Hormy è una innovazione tecnologica, con tanto di brevetto nazionale, presentato al salone internazionale dell’Innovazione tecnologica di Parigi, frutto della perseveranza di tre “umanisti” (il medico maceratese Mauro Cirilli, l’estetista oncologica e imprenditrice pesarese Stella Scarpa e la imprenditrice abruzzese Marilena Pomante) con un desiderio comune: fare in modo che tutti, proprio tutti, possano dire di sentirsi bene nel proprio corpo.
Perché Hormy è una innovazione?
“Perché prima della sua invenzione – spiega Cirilli– non esisteva un unico macchinario in grado di modulare trattamenti estetici non solo diversi tra loro e in una successione che ne aumenta l’efficacia, ma i trattamenti sono elaborati dal software in base ai valori ematici e ormonali della persona”.
In pratica con Hormy si è raggiunto un livello di personalizzazione dei trattamenti mai visto prima perché basato su valori biologici del paziente?
“E’ così. Faccio un esempio”.
Prego.
“Se dovessi fare un trattamento di rimodellamento corpo dovrei fare prima una stimolazione della circolazione poi sottoporre la persona ad un trattamento di radiofrequenza per la tonificazione del piano muscolare e poi una onda d’urto. Per fare questo avrei bisogno di tre macchinari. Invece con Hormone Tecnology faccio lavorare queste tre forme di energia nello stesso macchinario in una determinata successione. Arriviamo cioè ad una armonizzazione delle tecniche ottenendo da questa sinergia una maggiore efficacia nei risultati. La mia esperienza lunga 43 anni di studi riguardo l’applicazione della tecnologia alla medicina estetica mi insegna che personalizzare è la chiave di tutto. Peso, altezza, frequenza cardiaca e valori ematici e ormonali che sono diversi da persona a persona. Non possiamo trattare tutte le persone nella stessa maniera. L’unicità del macchinario è nell’aver chiesto a un ingegnere medico, dietro mia richiesta, di inserire dei valori che fanno la differenza”.
E non solo. Madri di Hormy, co inventrici del brevetto, sono Scarpa e Pomante, rispettivamente titolari di centri estetici a Pesaro e in Abruzzo. Scarpa è nota ai lettori del Carlino: è stata tra le prime estetiste oncologiche in Italia, diplomata allo Ieo di Umberto Veronesi, esperienza precorritrice dell’attuale progetto “Benessere in menopausa” con cui Scarpa affronta la rimessa in forma, in un periodo ormonale caratteristico, guardando non solo al fisico ma alla persona nel suo complesso.
Scarpa coordina i trattamenti estetici in cabina, in abbinamento alle consulenze di vari specialisti (lo psicologo, il nutrizionista, l’istruttore sportivo). Questo suo approccio, condiviso da Pomante, è quello che ha visto inserire tra le variabili che Hormy considera nell’elaborare la “ricetta perfetta per il dimagrimento personalizzato” lo stile di vita di una persona.
“La macchina tiene conto e formula un piano alimentare e dà una consulenza sul tipo di attività fisica da seguire per raggiungere l’obiettivo prefissato – spiega Scarpa –. Perché Hormy elabori il piano alimentare personalizzato è stato fondamentale l’apporto medico del dottor Gerlando Davide Schembri”. Come? I piani alimentari da lui strutturati su misura del periodo ormonale dell’utente sono stati inseriti all’interno della Web App del brevetto Hormone Formula Technology”.
Proprio così: la start up di Scarpa e Pomante darà all’utente che vuole dimagrire, per esempio, un proprio piano seguibile tramite app. Il fanese Schembri, responsabile scientifico del progetto “Benessere in Menopausa“, conferma l’innovazione nel campo apportata da Hormy: “E’ una innovazione perché per la prima volta un macchinario lavora su parametri biologici del soggetto. Permette di usare consapevolmente l’influenza che l’alimentazione ha sugli ormoni e viceversa. In certi periodi, una donna e un uomo sono più soggetti ad aumentare il livello di colesterolo e se mangiano la stessa cosa in un orario diverso, ciò determina una risposta diversa. Con il macchinario che valuta simultaneamente una serie di parametri si ha una proposta per l’utente che agisce sullo stile di vita: dalla nutrizione all’attività fisica”.