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Home > Marche > Ancona, come sarà il Parco del Cardeto 2.0: “Proposta fattibile e sostenibile”

Ancona, come sarà il Parco del Cardeto 2.0: “Proposta fattibile e sostenibile”

Il Comune di Ancona prende di petto la questione del grande polmone verde della città ora in degrado. "Valorizzazione del cimitero ebraico, Ancona non ha cercato di vendere il faro ai privati. Niente auto"

8 Novembre 2022

Ancona – “Una proposta concreta, fattibile e sostenibile dal punto di visto economico“: queste le caratteristiche dell’intervento che interesserà il Parco del Cardeto- annunciato recentemente dal Sindaco Valeria Mancinelli , interpellata rispetto allo stato del principale parco urbano cittadino. “La questione che stiamo affrontando – ha sottolineato il Sindaco- è essenzialmente come e dove reperire le risorse per gli interventi necessari, che abbiamo ben presenti”. Sulla situazione attuale e su quanto già fatto nell’anno in corso intervengono gli assessori Paolo Marasca e Stefano Foresi.

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“Fermo restando – osserva Marasca, assessore alla Cultura, al Turismo e alle Politiche giovanili- che il Parco del Cardeto ha bisogno ancora di tanto, sono state pubblicate negli ultimi giorni una serie di inesattezze che richiedono precisazioni. Cerco di mettere in fila delle informazioni: esiste un progetto pronto, ancora non finanziato, per la valorizzazione del Cimitero ebraico, preparato dal Comune di Ancona e dal Comune di Ferrara per i bandi europei, con l’unione delle comunità ebraiche. Purtroppo, dicevo, non è finanziato ma lo proponiamo.

Ancona non ha cercato di vendere il faro a privati. Questa è una cosa falsa. Il faro è di proprietà dello Stato, e il Ministero lo ha inserito in un “bando fari” per proporlo ad attività private. Quando sono venuti a dircelo (ero presente) noi abbiamo detto: “la decisione è vostra, ma sappiate che in ogni caso il Comune non indietreggerà mai rispetto al traffico veicolare. Non cambieremo idea e le auto non potranno andarci. Il bando è andato avanti, c’è stato un vincitore ma pare che non se ne sia fatto nulla.

L’accordo con la soc.coop Hort presso il Cardeto che abbiamo stretto garantisce attività di formazione ed educazione ambientale costanti, e la cura dell’area del Cimitero e delle aree prospicienti (sempre al netto delle cose che ci sarebbero da fare in più). L’Università Politecnica è in procinto di trasformare il brutto edificio delle Derrate alimentari (per chi lo ricorda, la Ludoteka) in uno studentato, avendo ottenuto il finanziamento (il progetto è stato anche sottoposto al Consiglio comunale).

Abbiamo recentemente vinto un bando con un progetto (Sistema) che finanzia: la creazione della fattoria didattica presso le casermette; la via delle api; la costituzione alla polveriera di un centro di cultura ambientale dedicato alle giovani generazioni. Circa questa ultima voce (centro alla Polveriera) a novembre usciranno gli avvisi per le residenze culturali del 2023 su tematiche ambientali. Nel frattempo, durante questa estate abbiamo fatto vari sopralluoghi tecnici per sistemare la struttura dal punto di vista impiantistico e gli uffici stanno per avviare gli interventi per renderla completamente performante all’inizio della primavera”.

Anni fa è stato fatto un avviso per un punto di aggregazione al Cardeto. Ha vinto l’associazione Nie Wiem con Raval Family ed è nato il Fargo. Un’esperienza molto valida che, dall’anno successivo, non è stato possibile proseguire perché il demanio, proprietario del terreno, non ha dato disponibilità.

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