Macerata – Procede l’iter per la realizzazione del polo nelle ex Casermette. Alla Provincia di Macerata, infatti, è arrivata per l’esame e le osservazioni la variante parziale al piano regolatore approvata dal Comune di Camerino e collegata ai lavori di adeguamento sismico e di rifunzionalizzazione delle ex Casermette, per realizzare dei depositi di sicurezza per il ricovero di beni mobili. Il progetto prevede anche dei laboratori di restauro in otto ex edifici dell’area di Torre del Parco, a Camerino, in attuazione del piano complementare del Pnrr (rigenerazione urbana e territoriale).
L’area individuata è deputata all’insediamento di un polo scientifico e tecnologico per i beni culturali, “che rappresenterà un centro di riferimento sul territorio, sia per attività di primo intervento e messa in sicurezza, sia di polo culturale di studio e di ricerca, didattico ed espositivo – questo prevede il progetto –, in grado di creare una filiera per le diverse attività legate al recupero dei beni culturali, come la diagnostica, il monitoraggio, il restauro, la catalogazione e poi la gestione”.
L’area di intervento, di proprietà del demanio dello Stato, si sviluppa per complessivi 55.088 metri quadrati, si trova appunto in località Torre del Parco, lungo la strada provinciale 256 Settempedana. Il piano regolatore di Camerino classifica l’area come “zona a vincolo militare”, che vieta dunque le “nuove costruzioni di qualsiasi tipo e destinazione, fatti salvi gli ampliamenti dei fabbricati esistenti agli aventi diritto nei limiti delle relative zonizzazioni e fino a un massimo del 20% della consistenza attuale”. La variante consiste quindi nella trasformazione dell’area in “zona per l’istruzione e dall’interesse sociale”.