Ancona – Il futuro smart di una città passa anche per la riqualificazione delle aree periferiche più degradate. Il Bando delle Periferie di Ancona punta proprio a questo. Da due anni si è messa in moto la macchina dei lavori per trasformare un’area in un vero e proprio punto di attrazione della città.
Il quartiere degli Archi, lungo la via maestra che da nord porta i visitatori nel cuore del centro storico cittadino, ha vissuto due fasi storiche particolari: prima, nella seconda metà del secolo scorso, l’anima mercantile legata alla pesca del vicino Mandracchio, poi la trasformazione in quartiere multietnico. Durante il passaggio culturale e residenziale l’area non ha subìto interventi rilevanti, fino, appunto, ad alcuni anni fa quando l’amministrazione comunale ha partecipato al bando.
Si tratta di sette interventi complessivi che riguardano prettamente il quartiere degli Archi, ma che toccano ai poli sia il lungomare di via XXIX Settembre che l’area della stazione ferroviaria. Piazze, strade, marciapiedi, portici ed edifici. Nel giro di un anno (salvo ritardi provocati dalla grave carenza di materiali edili che sta fiaccando il settore in tutta Italia) una zona molto ampia tornerà a brillare di luce propria. L’intervento globale è una sorta di work in progress, ad esempio parte degli splendidi porticati che caratterizzano gran parte di via Marconi, è stata già riqualificata.
Piloni sistemati e rinforzati, via le scritte vandaliche che li imbrattavano. Sempre agli Archi è in fase avanzata il cantiere per la realizzazione del nuovo centro H, un edificio ex novo nei pressi del maxi parcheggio. Procede più a rilento, ma va avanti, l’opera per sostituire i marciapiedi di via Marconi – lato opposto agi Archi – con pietre di maggior pregio, sostituzione del verde piantumato e nuovi parcheggi: l’intervento è più o meno a metà del percorso.
C’è poi la nuova piazza centrale del quartiere, piazza del Crocefisso, la nuova agorà degli Archi. L’intervento, il primo a partire e forse il primo a essere consegnato, dovrebbe essere terminato nel giro di pochi mesi. Il lungomare portuale, dalla statua di Traiano fino a Porta Pia, è in corso, sebbene l’appalto sia stato diviso in due tronconi.
Nuovi e più sicuri i parapetti con vista sullo scalo e sul duomo, nuovo il marciapiede lungo tutto il percorso, con le vecchie pietre che lastricavano parte del percorso tutte recuperate. Infine (oltre all’ex Fornace Verrocchio), c’è la riqualificazione dei 14 edifici che compongono l’area residenziale tra via Marchetti e via Pergolesi, un’area fortemente degradata e con abusi. È l’unica opera del pacchetto ‘Bando delle Periferie’ che ancora non è partita ed è uno degli interventi economicamente più onerosi.