Ancona – Scienza, ricerca e tecnologie all’avanguardia insieme a favore della salute e della sanità. Un macchinario in grado di stampare la riproduzione di una colonna vertebrale deformata di un bambino non operabile appena nato.
Dopo aver acquisito l’immagine tridimensionale dall’ospedale, i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell’Università Politecnica delle Marche hanno portato a termine il progetto: un prototipo fedele che servirà al chirurgo nelle fasi preoperatorie per valutare la fattibilità dell’operazione, ridurne i tempi della stessa e i possibili errori o imprevisti durante l’intervento.
Tanti giovani specializzandi che gravitano all’interno del Laboratorio B+ (Be additive, Be smart) e offrono le loro conoscenze a sostegno di importanti progetti, supportati da docenti qualificati e strumenti al top come stampanti a polimeri, per materiali compositi e metallici, robot che ‘collaborano’ con l’uomo e scanner 3D capaci di rilevare oggetti fisici, catturarli e trasferirli in digitale.
Un Dipartimento, il Diism, su cui la Politecnica ha investito molto, quasi 10 milioni di euro.