Sant’Elpidio a Mare – Seguire pratiche smart per costruire una città intelligente dove la vita sia più facile per ogni cittadino, con l’ausilio delle nuove tecnologie, è possibile anche nei Comuni più piccoli, grazie anche ai numerosi fondi messi a disposizione dal Pnrr.
Il sindaco Alessio Pignotti che si è appena insediato nel Comune di Sant’Elpidio a Mare (meno di 20mila abitanti) ha già le idee molto chiare su tutto questo.
«Il referente per la digitalizzazione – spiega – nel nostro Comune è attualmente il corpo di polizia locale. Abbiamo iniziato potenziamento la rete internet nelle scuole per via aerea a 30 mega, alcune anche a 100, altre sono servite da fibra via cavo. Poi con il progetto Open fiber abbiamo cominciato un processo che ci porterà a connettere l’intero territorio, compresi privati e cittadini. Nel centro storico, teatro, ufficio turistico e piazza Matteotti, sono già coperti da rete wi-fi, la pinacoteca ancora no per problemi in fase di risoluzione».
Il primo passo, quindi, è connettere il territorio. Installata la rete si passa ai servizi…
«Si, abbiamo gli sportelli Suap e Sue già attivi, per certificati di residenza e anagrafe abbiamo aderito al servizio Anpr (Anagrafe nazionale pubblica amministrazione) che è nazionale. Abbiamo partecipato al bando del Pnrr per l’abilitazione al Cloud e ci sono altri tre bandi in scadenza a cui parteciperemo per la piattaforma PagoPa, l’adozione dell’App Io per le comunicazioni ai cittadini, l’estensione della piattaforma digitale Spid. Poi abbiamo attivato un portale per il turismo su cui abbiamo investito molto, è già online ma va completato con tutte le aziende locali così da un lato avremo la sezione culturale e dell’altro le attività, al fine di promuovere tutto il territorio.
Ad oggi tutto questo non c’era, persino le pagine istituzionali erano private, se pensiamo ad esempio alle pagine social degli amministratori, ora creeremo pagine istituzionali per implementare l’aspetto comunicativo. Potremo per esempio intervenire anche sulle manutenzioni, spesso le amministrazioni intervengono su segnalazione dei cittadini e invece tramite i sistemi di informazione saremo noi a comunicare dove opererà la ditta. Quanto alla digitalizzazione dei servizi al cittadino, abbiamo già lavorato così, ad esempio per i contributi alimentari e bonus in pandemia. Quello che c’è da fare è invece attivare il digitale anche per la parte tecnica, l’archivio dell’ufficio urbanistico è ancora cartaceo e tutti i bonus mesi in palio dal Governo hanno accresciuto le domande che richiedono risposte immediate. Altro passaggio messo nel programma elettorale è per l’Anagrafe, vorremmo fare un accordo con l’associazione tabaccai per poter fare certificati anche fuori dal Comune».
Nel concetto di smart city, però sono tanti gli aspetti che si possono sviluppare, da quello di smart people (partecipazione dei cittadini, coinvolgimento e fiducia nelle istituzioni) a quello di smart economy (crescita economica del territorio. Come vi muoverete?
«Con uno sportello dedicato proprio alle aziende per l’intercettazione di fondi. Cercheremo di creare una pagina sul sito del Comune per avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro, promuovere attraverso canali ufficiali il lavoro. In campagna elettorale parlando con gli imprenditori del settore, soprattutto del nostro calzaturiero ci siamo resi conto che il lavoro è internalizzato, mancano un ricambio generazionale e figure specializzate, ci sono opportunità che non vengono colte».
Tra le dimensioni indicati dalla Comunità europea per la realizzazione delle città del futuro intelligenti c’è poi quella dello smart living sulla gestione di salute, educazione, sicurezza e cultura. Come si muoverà Sant’Elpidio a Mare su questo fronte?
«Abbiamo un impianto di sicurezza con 150 telecamere sul territorio, lo potenzieremo sulle aree scoperte come le aree verdi e di gioco dedicate ai bambini. Abbiamo avviato il controllo di vicinato tramite whatsapp e le altre pagine social con l’aiuto ovviamente della Prefettura».
Per Smart environment poi si intente il miglioramento dell’impatto ambientale delle attività umane. Cosa fare?
«L’obiettivo è continuare sulla pianificazione del posizionamento delle antenne sul territorio, c’è una tendenza delle compagnie ad approfittare degli spazi, noi vorremmo collaborare con loro e stilare un piano. Poi, anche attraverso dotazioni di misurazione per il campo elettrico vedere se si rispettano i limiti di legge, anche se l’ente di riferimento in questo caso è l’Arpam, fare da supporto non sarà un lavoro sprecato. Quanto all’efficientamento energetico, abbiamo un project financing con un privato, lo porteremo a gara per l’efficientamento di tutti gli immobili pubblici, e poi vorremmo collegarci alle comunità energetiche con la sistemazione dei pannelli solari. Poi ci sono sistemi di digitalizzazione anche per i servizi di nettezza urbana, monitoraggio e ricerca della tariffa puntuale».
Abbiamo parlato di partecipazione, lavoro, turismo, efficientamento energetico, cosa possiamo dire, invece, sulla mobilità dolce o sullo sviluppo di quello che è il concetto di smart mobility?
«Abbiamo colonnine in sei punti del territorio per veicoli elettrici e ibridi, c’è impegno della Regione per la ciclopedonale su Tenna e Chienti, postazioni di sharing per facilitare bike, turismo sportivo, di collegamento alle realtà vicine così come modificare e ampliare il parco mezzi per il trasporto scolastico. Non neghiamo che su questo ultimo punto ci potranno essere problemi, sperando in bandi perché poi i tempi di consegna sono alti, ma la necessità è oggettiva».
Quale sarà, quindi, la Sant’Elpidio a Mare del futuro?
«Una città legata alla propria tradizione e cultura attraverso mezzi garantiti dalla digitalizzazione che faranno sì che i cittadini e turisti siano sempre più avvicinati e conoscere le nostre realtà e bellezze. Farci conoscere a 360 gradi. Ci avviciniamo alle città più grandi, più opportunità per i piccoli centri come il nostro, anche questo significa essere smart. Abbiamo grandi potenzialità da esprimere, ci siamo sempre cullati sulla calzatura e ci accorgiamo del resto quando siamo in difficoltà. Abbiamo perso del tempo e dobbiamo recuperare terreno».