Porto San Giorgio – Sicurezza, pubblica illuminazione, servizi di trasporto e la volontà da parte dalla neo giunta comunale guidata dal sindaco Valerio Vesprini di puntare su un Turismo 4.0. A poco più di un mese dalle elezioni i punti salienti da affrontare sono già sul tavolo del primo cittadino.
Vesprini, si parla molto di smart cities, ma quanto effettivamente questi progetti sono realizzabili?
“Rendere la città più smart è una delle ‘sfide’ che questa nuova Amministrazione ha accettato: siamo consapevoli che per essere vinta è necessario agire nel tempo con conoscenza, pazienza e capacità di dialogo. Porto San Giorgio deve tornare a farsi attraente per la popolazione giovane. Attraente e sicura, moderna e vivace, rispettosa ma godibile. E, al tempo stesso, deve tenere conto delle esigenze di chi giovane non è più e necessita di servizi, attenzioni, cure”.
Questo può essere un momento propizio visto che ci sono molti fondi a disposizione soprattutto dal Pnrr?
“Sono un’assoluta risorsa da sfruttare al meglio. Siamo coscienti delle opportunità offerte dalle Istituzioni europee, nazionali, regionali e dal Pnrr. Lo scopo è quello di individuare le criticità e la direzione da prendere, nella prospettiva di rimodellare, ricostruire, con uno sguardo lungimirante, la città futura”.
Nel suo Comune, quali sono i progetti che sono stati già realizzati in ottica di smart cities?
“Fin da quando ero assessore alla Sicurezza, nel precedente mandato, abbiamo sviluppato il concetto di città sicura puntando sulla videosorveglianza e completando il progetto: parliamo di 62 telecamere di ultima generazione istallate nei punti d’accesso, tratti principali, piazze e luoghi maggiormente frequentati per la sicurezza ed il controllo del territorio. Il progetto è nato quattro anni fa con l’accordo sottoscritto insieme alla Prefettura di Fermo, siamo stati tra i primi Comuni in Italia. Sono strumenti utili che mettiamo anche a disposizione delle forze dell’ordine per prevenire, controllare ed effettuare indagini. La ‘città intelligente’ passa anche per il futuro impianto di illuminazione su cui potranno svilupparsi strutture di controllo ambientale (centraline) e altri tipi di trasmissioni. Sicurezza stradale significa anche controllo dei principali incroci e dispositivi come ‘Pedone sicuro’ collocati sul lungomare”.
Le città costiere si trovano frequentemente ad affrontare problemi di sottopassi e strade allagate dai fenomeni di ‘bombe d’acqua’. Cosa si può fare?
“Proprio per cercare di mitigare i loro effetti si è intervenuto in questi anni con una serie di importanti opere. Non di rado abbiamo appreso dalle cronache quotidiane di mezzi rimasti intrappolati nei sottopassi. I waterguard sono andati ad aumentare la sicurezza in corrispondenza del sottopassi con l’obiettivo di azzerare incidenti di questo tipo. L’attenzione degli automobilisti è richiamata da segnali stradali e semafori: diventano rossi quando il livello di acqua piovana nei tre principali sottopassi cittadini supera i 13 centimetri d’altezza Al tempo stesso partono mail e sms ad una lista di indirizzi e numeri di telefono di ‘addetti ai lavori’ al fine di dar modo loro di procedere con tempestività alle operazioni di deviazione del traffico veicolare”.
A che punto è il progetto della nuova illuminazione?
“Portiamo avanti il progetto che punta a riqualificare la città: prevede la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con luci a led di recente generazione che consentono un notevole abbattimento del consumo energetico ed una minore incidenza sui costi. La tecnologia prevista sarà avanzata, aderendo perfettamente al concetto di smart city”.
Porto San Giorgio è una città turistica: quanto la tecnologia digitale può aiutare in questo settore e come?
“Il turismo 4.0 non è soltanto uno slogan ad effetto, ma è il nuovo modo di concepire il modo di ‘fare turismo’, attraverso la sinergia con altri settori vitali della città e senza perdere mai il focus, che è quello di ridare il giusto spazio ad una delle cittadine di mare più belle della nostra regione. Sarà nostra priorità la collaborazione con la Regione Marche per essere inseriti nelle fiere di settore e in tutti gli eventi possibili (Bit a Milano, Ttg a Rimini). ‘Turismo 4.0’ significa anche avere una profilazione che si avvale di strumenti digitali che permettono di formulare proposte personalizzate sul target scelto, incrementando i tassi di prenotazione. Dopo aver esaminato le caratteristiche dei nuovi turisti e del marketing ci si baserà sull’analisi. Questo ci permetterà poi di passare agli strumenti che consentiranno di offrire una proposta ‘su misura’, la progettazione di flussi di marketing automation e l’esecuzione di attività di marketing in tempo reale durante il soggiorno”.
Una città intelligente è anche una città sostenibile, inclusiva e green. Quali sono i progetti che avete per perseguire questi obiettivi?
“Immaginiamo una ‘control room’ che includa anche i punti di ricarica per la sosta di auto e bici elettriche, di pilot stradali a scomparsa per regolare gli accessi nelle aree urbane. Il concetto di smart city sarà presente anche sui progetti del futuro”.
Lei si è appena insediato, come sarà la Porto San Giorgio del futuro quindi?
“Vogliamo una città rigenerata. Non si fanno smart cities se non favoriamo gli smart-citizen, ossia cittadini attivi, propositivi, che devono essere il centro gravitazionale del processo tornando a riconoscersi, insieme, nei luoghi e nei paesaggi che abitano, che vivono. Quindi, rigenerazione intesa non come norma astratta e burocratizzata di un piano urbanistico, ma come rinascita culturale e sociale, in un processo continuo di governo che mantiene viva la città, interconnessa, capace di costruire relazioni e combattere solitudini”.