Un investimento di 300 milioni di euro del Polo Logistica (Gruppo FS Italiane) per aumentare la capacità dei terminal intermodali, non solo al Nord: allo studio c’è anche la realizzazione di nuovi nodi di scambio sulle rotte delle merci al Sud Italia.
Intanto dei tre terminal avviati dalla società Teralp del Polo Logistica, Milano smistamento, Piacenza e Brescia, l’1 dicembre si è mosso l’ultimo passo verso l’inizio dei lavori dell’ultimo dei tre terminal ancora fermo: Gianpiero Strisciuglio, AD di Mercitalia Logistics ha siglato un protocollo di intesa con il comune di Brescia e il sindaco Del Bono per iniziare i lavori, ora manca solo il rilascio del permesso a costruire da parte del Comune che, assicura l’assessore alla mobilità Federico Manzoni, arriverà entro i prossimi 6 mesi.
Dotare il Nord Italia di nuovi terminal tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente per gestire l’incremento dei volumi di merce che, grazie al nuovo Tunnel di Base del Gottardo, saranno trasferiti dalla strada alla rotaia è condizione indispensabile per favorire quel raddoppio di volumi di merce da portare su rotaia entro il 2030. Entra nel vivo la partnership siglata dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e il Gruppo Hupac per la realizzazione di 3 nuovi terminal: Milano “Smistamento”, Brescia “La Piccola Velocità” e Piacenza “Le Mose”.
L’1 dicembre una delegazione dell’Ufficio Federale dei Trasporti, guidata al direttore Peter Fuglistaler, ha visitato il cantiere del terminal milanese dove sono in dirittura di arrivo i lavori per la consegna al comune di Segrate di un parco pubblico da 8 mila metri quadri a beneficio della comunità.
I tre terminal dispongono di caratteristiche infrastrutturali in linea con i parametri dei corridoi europei per il traffico merci, ovvero moduli per treni di 750 metri di lunghezza e profilo di 4 metri di altezza.
L’investimento complessivo del Polo Logistica è di oltre 200 milioni di euro sui terminal al Nord Italia, in questo caso si tratta di un impegno di 108 su Milano con un cofinanziamento di 67 milioni da parte dell’Ufficio federale dei trasporti svizzero, 60 su Brescia e 52 milioni sono previsti per il terminal di Piacenza.
Le aree identificate per la realizzazione di tali terminal sono strategicamente ben posizionate sul territorio sia per i collegamenti ferroviari che per l’interconnessione con la rete viaria principale. I terminal di Milano e di Brescia saranno realizzati dalla società Terminal AlpTransit S.r.l. (“TERALP”), controllata da Mercitalia Logistics (Gruppo FS Italiane) e partecipata da Hupac, mentre il terminal di Piacenza verrà realizzato dalla società Centro Intermodale SpA, controllata da Hupac e partecipata da Mercitalia Logistics.
A regime i terminal di Milano, Brescia e Piacenza permetteranno di gestire un volume di traffico di circa 800mila unità di trasporto intermodali (UTI) all’anno, il cui spostamento dalla strada alla ferrovia avrà indubbie ricadute positive sull’ambiente e sulla collettività. Infine, la volontà del Governo Svizzero di contribuire alla realizzazione dei terminal di Milano, Brescia e Piacenza, manifestata accogliendo le richieste di finanziamento inoltrate da TERALP Srl e da Centro Intermodale SpA, evidenzia l’importanza che tali impianti avranno per assicurare un adeguato sfruttamento delle potenzialità offerte dal nuovo Tunnel di Base del Gottardo.
Milano smistamento: 108 milioni, 22 coppie di treni al giorno
A che punto siamo? Entro il 2025 1° modulo, il 2026 2° modulo quale completamento dell’opera.
Il terminal di Milano, posizionato nel comune di Segrate in una zona strategica del territorio, si trova nelle immediate vicinanze del corridoio ferroviario per il traffico merci Reno-Alpi e rappresenta un anello fondamentale nella creazione di nuove opportunità per lo shift modale delle merci dalla gomma al ferro tra l’Italia e il resto dell’Europa, con particolare attenzione al territorio elvetico.
Brescia: 60 milioni, 11 coppie di treni al giorno
A che punto siamo? Avvio lavori entro il 2024, consegna entro il 2026
Il terminal di Brescia rappresenta un’importante opportunità per migliorare la connettività della Lombardia con le maggiori destinazioni italiane ed europee e contribuisce al potenziamento della capacità di interscambio modale delle merci di una delle regioni più produttive del nord Italia.
Nell’ottica di dare avvio all’intervento di rigenerazione urbana dell’area dello scalo ferroviario di Brescia cd “La Piccola Velocità”, le società del Polo Logistica coinvolte nel progetto, Mercitalia Logistics e TerAlp, ed il Comune di Brescia hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa al fine di individuare preliminarmente le opere di urbanizzazione e di infrastrutturazione correlate all’attuazione dell’Ambito di trasformazione identificato nel Piano di Governo del Territorio.
Il Protocollo di Intesa ha un valore programmatico e mira a definire la “cornice” della collaborazione fra i soggetti proponenti e l’amministrazione comunale per l’approvazione e l’attuazione delle previsioni di trasformazione urbanistico-edilizia contenute nella “scheda dell’ambito” del vigente PGT. Anche a livello sovracomunale, alla luce della programmazione di settore, il progetto del terminal risulta in linea con il Programma Regionale di Mobilità e Trasporti (PRMT), che espressamente prevede il potenziamento del terminal di Brescia, con l’obiettivo di sviluppare i traffici intermodali internazionali.
Le principali milestone relative ai prossimi passi riguardano in primo luogo l’avvio delle attività di rimozione dell’armamento ferroviario con successiva eventuale rimozione dei rifiuti e con la bonifica da ordigni bellici, previste nel 2023. Si inizierà dalle opere di bonifica ambientale poi si parte con la realizzazione di opere per il Comune pari a 4,5 milioni di euro: opere migliorative per la viabilità della zona saranno iniziate prima dei lavori per il terminal, sarà riqualificata la viabilità delle zone circostanti il terminal e la viabilità extraurbana. Inoltre sarà realizzato un parco pubblico su un’area Mercitalia pari a 10 mila metri quadri.
Piacenza, 52 milioni 11 coppie di treni al giorno
A che punto siamo? Lavori iniziati nel 2020, consegna terminal entro il 2024
Il terminal di Piacenza sorgerà su un’area di circa 96.000 metri quadrati e sarà dotato di 5 binari trasbordabili di lunghezza pari a 740 metri, 3 binari di supporto, 5 corsie di sosta temporanea delle UTI, 3 gru a portale elettriche, parcheggi per semirimorchi, uffici operativi e magazzino per pezzi di ricambio/piccole manutenzioni, per un investimento complessivo pari a circa 52 milioni di euro incluso il costo di acquisizione delle aree.
Il terminal sarà attivato in due fasi distinte: la prima fase sarà attivata nel 1° semestre del 2024 e la seconda fase sarà attivata nel 1° semestre del 2025, raggiungendo una capacità a regime di circa 185.000UTI/anno (11coppie di treni/giorno).