Prato – Progetti di innovazione per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. E’ il bando da 100.000 euro promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato (dal titolo ‘Prato comunità educante’) che cerca idee per accompagnare la crescita dei ragazzi della scuola media inferiore e superiore.
Non si tratta però del classico bando, con singoli progetti da finanziare, bensì di un percorso di comunità in cui si invitano diverse realtà a fare rete, per poi dotare di un importante contributo economico un unico maxi progetto su scala provinciale. Lo spunto è nato dall’analisi dei dati del territorio, dai quali è emerso un preoccupante fenomeno di abbandono scolastico prima del conseguimento della maturità.
Il primo momento di dialogo fra scuola e associazioni che si prendono cura dei giovani si è tenuto nell’aula magna del Pin alla presenza di quasi un centinaio di soggetti. Adesso, il 12 e il 18 maggio, ci sono state due sessioni formative per i vari attori del bando da tenersi sempre negli spazi del polo universitario pratese. Questa sarà una delle basi per poi arrivare a un’aggregazione fra più soggetti. I progetti dovranno avere attenzione particolare alla sostenibilità sociale, economica e ambientale e dovranno coniugare questo elemento ad almeno una delle seguenti tematiche: scienza e tecnologia, industria culturale e creativa, economia circolare.
La Fondazione si avvale della collaborazione del Pin per selezionare il progetto più efficace ed essere in grado di misurarne i risultati al termine del percorso. In particolare sarà il laboratorio Arco a valutare i progetti secondo il metodo ehd che ha come riferimento i valori dello sviluppo umano. Per presentare il progetto occorre accreditarsi entro il prossimo 10 giugno sulla specifica piattaforma on line (il limite è fissato a mezzogiorno), mentre per le domande c’è tempo fino al 20 giugno (il bando chiuderà a mezzogiorno). Entro il 31 luglio verrà selezionato il progetto da sostenere, che si dovrà svolgere tra ottobre 2022 e giugno 2023. I percorsi selezionati dovranno puntare i loro risultati su obiettivi specifici: il senso di appartenenza alla comunità, la solidarietà, l’inclusione sociale, la sostenibilità sociale e ambientale.
In primo piano ci sono le finalità dell’Agenda 2030: istruzione di qualità, riduzione delle disuguaglianze, creazione di comunità e città sostenibili. Ricordiamo che il bando della Fondazione nasce nel contesto dei Patti educativi di comunità, uno strumento riconosciuto dal ministero dell’Istruzione per promuovere e rafforzare l’alleanza tra la scuola e le varie realtà territoriali che si prendono cura dei giovani. Con questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio vuole sollecitare azioni di innovazione, sia sul fronte della tipologia e qualità dei progetti che dell’attivazione di processi di collaborazione tra i soggetti del territorio.
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L’idea della Fondazione CariPrato parte dall’analisi dei dati provinciali sulla dispersione scolastica. Numeri dai quali emerge un abbandono degli studi specie nel primo biennio delle superiori. Va annotata una percentuale del 13,91% (i dati sono al 2020) di ritardo negli studi per le scuole medie e del 27,38% nelle superiori. Medie, quelle pratesi, peggiori rispetto al resto della Toscana.