Pistoia – Le auto elettriche stanno rivoluzionando la mobilità nel mondo ma, statistiche alla mano, sul nostro territorio ancora non riescono a convincere appieno gli acquirenti. Le nuove immatricolazioni di queste autovetture, infatti, in provincia di Pistoia viaggiano su numeri a dir poco marginali.
Le ragioni sono molteplici, a partire dal costo elevato delle auto stesse: il modello più economico di auto elettrica acquistabile al momento è la Dacia Spring, con un prezzo di listino di ben 21mila euro tondi. Segue a ruota la Renault Twingo Z.E. che sfiora i 23mila euro, seguita a sua volta dalla Smart EQ che sfiora invece i 25mila euro. Prezzi importanti per delle citycar, che salgono vertiginosamente se si vogliono acquistare modelli di fascia media (tutti a non meno di 35mila euro) per non parlare di monovolumi o station wagon.
La ancora scarsa diffusione di colonnine per la ricarica e i dubbi sul caro energia fanno il resto. Quali sono i numeri che fotografano questa diffidenza attorno alle auto elettriche? A Pistoia nel mese di settembre 2022 ne sono state immatricolate appena 21, su un totale di 547 autovetture private immatricolate nell’intero mese in provincia. Calcolatrice alla mano, ogni 26 auto a motore termico o ibrido vendute, una sola è full electric.
Non si pensi che quello di settembre sia stato un mese isolato, anzi. Ad agosto di quest’anno le auto elettriche immatricolate sono state 8, a luglio 11, mentre a giugno si è registrato il mese con più immatricolazioni dell’anno fino adesso: ben 25. I n questi primi dieci mesi dell’anno sono state immatricolate, insomma, 120 auto full electric in tutta la provincia, circa il 4% delle auto totali immatricolate. Numeri simili se non lievemente inferiori rispetto al 2021, che vedeva una manciata di auto elettriche in più vendute ogni mese.
A settembre 2021, ad esempio, furono ben 37 le immatricolazioni nella provincia. Il full electric, insomma, ancora non convince la maggior parte degli automobilisti. Dove il motore elettrico sta funzionando è negli equipaggiamenti ibridi, vale a dire autovetture alimentate da un motore diesel o benzina insieme ad uno elettrico di supporto che, solitamente, è attivo alle basse velocità.
In questo caso, la tecnologia elettrica funziona eccome: nel mese di settembre 2022 (ultimo mese di cui abbiamo disponibili i dati completi) sono state immatricolate 99 autovetture diesel nella nostra provincia. Per contro, nello stesso mese, ben 151 sono state le autovetture ad alimentazione ibrida elettrico-benzina, più altre 27 con sistema ibrido elettrico- diesel.
Anche in questo caso non parliamo di un mese particolare, bensì di una tendenza delineatasi nel corso di tutto il 2022 che vede i motori diesel progressivamente abbandonati dalla clientela a favore delle motorizzazioni ibride, più economiche e, tendenzialmente, anche più rispettose dell’ambiente.
Ai giovani piace il car sharing. La fascia 18/34 anni è quella che apprezza la mobilità condivisa
Il futuro della mobilità è digitale e smart. Un trend che piace agli italiani: per il 69% l’innovazione ha migliorato l’offerta di trasporto in alternativa al mezzo privato e per il 73% renderà più sicuri gli spostamenti. Emerge dalla ricerca effettuata dall’Istituto Piepoli. Sono i giovani nella fascia 18/34 anni quelli che più apprezzano la mobilità condivisa tra monopattini e car/bike sharing.