Si sono appena conclusi gli incontri sul Piano Strutturale e Piano Operativo Comunale per disegnare il futuro della città. Un percorso avviato lo scorso novembre e che ha visto coinvolti i cittadini, gli ordini, le associazioni, le categorie economiche e i mondo del vivaismo. Il logo «Pistoia 2030 La città si progetta» e una linea grafica dedicata hanno caratterizzato le attività di informazione e comunicazione collegate ai nuovi strumenti di governo del territorio, rendendone riconoscibili azioni e contenuti. Tanti gli incontri con i cittadini: uno per l’area collinare e montana che da Cireglio va a Le Piastre e fino a Pracchia e Orsigna, uno per le Valli delle Buri (Iano, Baggio, Villa di Baggio), uno per l’area che da Gello va ad Arcigliano e Torbecchia, uno per la piana, che si terrà a Bonelle (considerando che su Bottegone si sta già lavorando in relazione al Piano di riqualificazione delle periferie) e uno per la città.
I due nuovi strumenti urbanistici – Piano Strutturale e Piano Operativo – dovranno affrontare alcune questioni strategiche, definendo in merito gli obiettivi da raggiungere: ruolo metropolitano e reti territoriali, una città nel verde, un territorio più sicuro, sviluppo senza consumo di suolo (recupero e rigenerazione urbana per una valorizzazione del patrimonio pubblico e privato), territorio e attività produttive, economia turistica e promozione territoriale, città storica e piano delle funzioni; il Comune, la storia e le tradizioni; la città del sociale e della sanità e infine giovani, sport ed educazione diffusa. Il Piano Strutturale è una «Costituzione della città», un provvedimento con una validità tra i 15 e i 20 anni. Delineerà per tutto il territorio comunale, le scelte e i contenuti strutturali e strategici di assetto e di sviluppo, tenendo fermo l’obiettivo della tutela dell’integrità fisica e ambientale del territorio. Il Piano Strutturale delinea non solo uno stato di fatto, una fotografia precisa della città, ma ha l’obiettivo di realizzare un disegno del futuro attraverso una visione unitaria di sviluppo.
Il Piano Operativo Comunale (ex Regolamento Urbanistico) attua le previsioni contenute nel Piano Strutturale; è infatti lo strumento che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di cinque anni. «Una volta conclusa questa importante fase della partecipazione – spiega l’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi – che riprende dopo lo stop causato dalla pandemia, i nostri uffici redigeranno sia il Piano Strutturale che il Piano Operativo tenendo conto di indicazioni e osservazioni emerse. Dopodiché i due documenti passeranno al vaglio del consiglio comunale per essere adottati e poi ci sarà la fase delle osservazioni».
«Adesso scelte strategiche». Alla fine dei vari passaggi amministrativi due strumenti aggiornati
«Alla fine di tutti questi passaggi il Comune di Pistoia – spiega ancora l’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi – avrà due strumenti aggiornati dal punto di vista ambientale, paesaggistico e riguardo alle attività economiche, sulla base dei quali sarà possibile effettuare le scelte strategiche e di sviluppo della città e del nostro territorio».