Pisa – Ha setacciato molte strade anche per la ricerca di un impiegato comunale scomparso, poi ritrovato purtroppo senza vita. Da pochi mesi, la polizia municipale di Pisa (comandante Alberto Messerini) utilizza un drone per alcune attività particolari da ampliare. Sono due gli operatori abilitati con attestato di competenza categoria Open A1/A3 e A/2, preso seguendo un corso di formazione all’Italdrone Academy di Pisa.
«Abbiamo svolto formazione con esame teorico in centro di addestramento e anche una parte di pratica», spiega l’agente Nicola Verdone abilitato con l’altro collega, l’assistente scelto Leonardo Fortezza. L’obiettivo è «l’abilitazione detta Specific per volare nelle zone rosse. La maggior parte della popolazione della città della Torre vive entro l’area Atz rossa comprendente l’aeroporto e il carcere, per esempio. Dovrà partire un’attività congiunta con Enac, Enav, casa circondariale, utenti dello scalo, servizio elicotteri del 118 per impostare una modalità di accesso allo spazio aereo sicura e veloce. Collaboreremo anche con altri comandi come quello di Ciampino».
Moltissimi gli usi già sperimentati e quelli da esplorare. Nelle situazioni di emergenza, «alluvioni, frane, smottamenti, ricerca di persone, supporto per i rilievi di incidenti stradali: le riprese aeree contribuiscono decisamente a valutare le dinamiche». Edilizia e ambiente. «Sorveglianza del territorio per evitare illeciti (come discariche abusive, sversamento di rifiuti ecc), incendi e abusivismi». Già in funzione per «il controllo del litorale pisano soprattutto contro l’abusivismo commerciale (ricerca dei siti dove vengono nascosti i capi contraffatti), viabilità e sicurezza della balneazione (zona di volo gialla – limite altezza di volo 45 metri)».
Utilissimo in collaborazione con il Parco «per fare una mappatura dell’erosione della spiaggia». E «siamo ovviamente a disposizione per sinergie con altre forze di polizia». Per effettuare tali voli, «è obbligatorio consultare le mappe presenti sul sito D-Flight (D-Flight è l’azienda delegata da Enac a fornire i servizi per la navigazione destinati ai futuri utenti dello U-Space. Lo spazio destinato alla integrazione tra velivoli unmanned e manned, senza o con pilota)».
E in futuro l’idea è quella di impegnarli nel garantire il tracciamento: «Sono sempre più utili per il monitoraggio delle attività della criminalità organizzata, soprattutto nella ricerca di droga (anche coltivazioni)». E poi nel telerilevamento: «Una tecnica pensata per raccogliere dati qualitativi e quantitativi su un determinato territorio, sulla base dell’analisi della radiazione elettromagnetica emessa o riflessa. Vengono dotati di speciali sensori, quindi inviati sui campi per raccogliere informazioni sullo stato delle colture, in città per il rilevamento della dispersione termica degli edifici, l’analisi degli inquinanti presenti…».