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Home > Toscana > La Versilia diventerà sempre più ciclabile. E il sogno è chiudere il lungomare alle auto

La Versilia diventerà sempre più ciclabile. E il sogno è chiudere il lungomare alle auto

A Lido di Camaiore e Viareggio si lavora alla realizzazione di due nuovi tracciati, mentre Pietrasanta progetta un futuro di mobilità dolce

RedViar
28 Dicembre 2022

Versilia – È il tempo delle piste ciclabili. Un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, almeno per gli amanti della mobilità dolce. Ma di progetti, partiti o in partenza nei prossimi mesi, ce ne sono.

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Lido di Camaiore. Sono partiti i lavori per la prosecuzione della ciclabile di via Gasperini, nella frazione camaiorese. Si tratta di un’importante opera pubblica, una delle principali di tutto il mandato amministrativo dell’attuale giunta Pierucci che, dopo la realizzazione dei primi due lotti nel tratto tra il viale Pistelli e la via Trieste, è pronta a essere prolungata per arrivare fino all’Aurelia.

L’amministrazione, d’accordo con la ditta esecutrice, aveva annunciando il via del cantiere diverse settimane fa, ma erano sopraggiunti pesanti problemi di reperimento del materiale da parte di Gaia che, approfittando degli interventi strutturali previsti sul fondo stradale, effettuerà lavori sui sottoservizi. Con questo terzo ed ultimo lotto da 300mila euro, dunque, si conclude il progetto di via Gasparini, che corrisponde ad un investimento complessivo da 900mila euro.

L’arrivo della pista ciclabile in via Aurelia, con la creazione dell’imbocco su tale viabilità, ad oggi interdetto, concorderà anche con un intervento necessario di sistemazione e rigenerazione urbana dell’ultimo tratto della strada, pari a 240 metri, ad ora in uno stato di ampio degrado: nuovo asfalto, nuovo marciapiede, nuovi sottoservizi, miglioramento delle intersezioni e delle alberature e itinerario ciclabile concorreranno a dare nuova vivibilità all’area. Vi sarà anche un ripensamento della viabilità: da via Trieste sarà possibile svoltare o a sinistra, per imboccare la via Aurelia (con l’obbligo di svolta a destra, in direzione Viareggio), o a destra, per raggiungere il litorale: due sensi unici che permetteranno al tratto ciclabile di essere percorso senza eccessivo transito veicolare.

Viareggio. La prossima pista ciclabile a vedere la luce a Viareggio sarà in pieno centro, lungo la via Mazzini su cui a breve partiranno i lavori di rifacimento. La strada a oggi presenta un’ampia carreggiata e parcheggi su ambo i lati: il piano dell’amministrazione è di spostare i parcheggi soltanto sul lato di levante, con una disposizione a pettine, in modo da ricavare sul versante a ponente una pista ciclabile che, nelle intenzioni dell’architetto Bruno Ulisse Viviani che ha progettato la nuova via Mazzini, collegherà la stazione con il lungomare.

La pista ciclabile sarà protetta da una serie di cordoli inframmezzati da alcune aiuole, in modo da garantire la massima sicurezza ai fruitori e da scoraggiare l’invasione di auto che potrebbero posteggiare selvaggiamente sul tracciato della ciclabile. La nuova arteria della mobilità dolce, al pari di tutti gli altri comparti in cui si suddivide l’operazione generale di riqualificazione di via Mazzini, è finanziata con risorse del Pnrr.

Pietrasanta. Al momento è più un sogno che un progetto, ma l’assessore pietrasantino Matteo Marcucci (nella foto in alto) ha le idee chiare: chiudere i viali a mare versiliesi alle auto. «Sarebbe bellissimo fare come a Rimini – spiega – con i viali a mare solo per pedoni, bici, fitness e zero auto. Finché ciò non sarà possibile dobbiamo cercare di ridurre i potenziali danni dei cosiddetti punti di conflitto: chi vive il territorio li conosce bene. Non c’è una verità, una scienza assoluta. Ci siamo fatti guidare dalla matematica: a fronte di 4 chilometri e mezzo di litorale pietrasantino, ogni passo carrabile è un punto di conflitto. Anche a monti ci sono case e strade che intersecano la ciclabile, ma ci sono semafori e sensi unici».

Da qui l’invito rivolto alle altre amministrazioni versiliesi: “Anche a Lido l’ex sindaco Ceragioli portò la ciclopista lato monti. Invito i colleghi a pensarci bene. E per il futuro stuiamo andando nella direne di pedonalizzare e incentivare la mobilità lenta, ma la nostra zona è pronta a questa modernità?»

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