Lucca – Lo insegnavano gli anziani di un tempo: non si butta via niente. Un principio, un imperativo dettato anche dalla storia di un Paese che si rialzava dalle conseguenze della guerra. Oggi il vecchio saggio è tornato di moda, mosso da nuove necessità che si intersecano: evitare gli sprechi – perché l’etica transita anche da questo concetto – e l’inclusione di soggetti svantaggiati.
A Lucca e Capannori, da tempo, opera in tal senso l’emporio di riuso solidale “Daccapo”, un progetto gestito dalla cooperativa “Nanina” e supportato dalla Caritas e dai Comuni di Lucca e Capannori. È un sistema virtuoso, ispirato alla rigenerazione di materiali e oggetti che, altrimenti, sarebbero destinati al macero. Daccapo, in un’ottica di riutilizzo di tutto ciò che può essere recuperato e destinato a nuovo uso, opera in tal senso. Oggetti che, in prima istanza, sono destinati alle fasce deboli che ne hanno necessità. E non è certo un caso – anzi, fa parte proprio di questa idea di riutilizzo – che la sede sia prossima alle stazioni ecologiche di Ascit e Sistema Ambiente.
Il sito Internet, ben fatto e accattivante, lo spiega bene: «È un sistema che dona una seconda vita ad oggetti che non avevano alcuna utilità nella vita di chi li possedeva, offrendo una possibilità di lavoro a chi, nella sua vita, non ce l’aveva». Il riuso diventa duplice opportunità: agli oggetti di trasformarsi, rivitalizzarsi e dunque trovare posto nelle nostre case come soluzioni di arredo, e per le persone che vi lavorano, essere parte attiva e integrante di un processo di inserimento nel mondo del lavoro.
Si legge sempre sul sito di «Daccapo»: «Con la falegnameria i legnami di scarto, gli imballi industriali in legno, gli scarti artigianali si trasformano in soluzioni d’arredo; grazie alla creatività dei nostri designer e alle capacità dei nostri falegnami, potrai trovare nel nostro catalogo la soluzione alla tua portata e su misura per il tuo spazio».
Diciamo subito: è un’idea intelligente e fruttuosa, pensata con la mentalità di chi invoca un mondo dove l’oggetto usato può sempre essere utile o interessare ad altri, modificato, perfezionato o ripensato. Immaginato per chi ne ha bisogno. Ma anche per tutti coloro che credono sia giusto acquistarlo.
«Daccapo», del resto, già nel catalogo si pone in questi termini, offrendo un’idea di “prodotto” che non ha niente da invidiare ad altri in commercio per i quali, ad esempio, “brand” internazionali hanno fatto fortuna. Qui, con “Nanina” e Daccapo, la mission è ben diversa: affonda le radici nella solidarietà, si innalza a sistema virtuoso in termini di economia circolare, crea posti di lavoro e opportunità, anche per i giovani, di imparare un mestiere, di scoprire eventuali interessi e sbocchi professionali.
Per quanto riguarda gli orari (che si trovano comunque anche sul sito Internet di «Daccapo» all’indirizzo www.daccaporiuso.it), ecco dunque sedi e, appunto, orari (Lammari e Pontetetto punto di raccolta e laboratorio di riuso solidale, mentre a Coselli solo emporio di riuso solidale). A Lammari ad esempio, viene trattato solo vestiario: la sede si trova in viale Europa 105 presso l’isola ecologica Ascit; ricevimento vestiario lunedì e venerdì dalle 9 alle 12; mercoledì dalle 8.30 alle 11.30. Distribuzione gratuita vestiario mercoledì dalle 15 alle 18; distribuzione vestiario in vendita sabato dalle 9.30 alle 12.30.
A Pontetetto invece vengono trattati tutti i beni. La sede è in via per Vicopelago presso la stazione ecologica di Sistema Ambiente. Ricevimento materiale dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30. Infine, ma non certo per importanza, a Coselli in via Stipeti, 33 presso l’isola ecologica di Ascit aperto da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.