Versilia – Vai a lavorare in bicicletta? Il Comune ti paga una tariffa in base ai chilometri percorsi. E’ il progetto ’Bike to work’, sperimentano in Versilia a Massarosa e poi importato da Forte dei Marmi che ne ha fatto un fiore all’occhiello del territorio, tanto da meritarsi il titolo di città bikefriendly.
Come funziona il meccanismo? Le persone interessate fanno richiesta all’ente una volta aperti i termini per le iscrizioni – una volta l’anno – e, una volta ammessi, vengono ’premiati’ per il percorso di andate e ritorno dal lavoro percorso sulle due ruote, ovviamente a pedali. Il compenso a Forte dei Marmi, dove ’Bike to work’ va avanti ormai dal 2017, è di 25 centesimi a chilometro, con un tetto massimo giornaliero di 6 euro e un tetto mensile di 50.
Inoltre, il progetto è stato esteso anche a livello territoriale: in via preliminare era aperto soltanto ai residenti di Forte dei Marmi; ora, invece, possono partecipare anche gli abitanti di Seravezza, Pietrasanta e Montignoso, purché lavorino o studino a Forte dei Marmi: per questa fattispecie di fruitori, invece del tragitto casalavoro (o scuola), è valida anche la tratta che dal lavoro (o da scuola) conduce alla stazione ferroviaria.
Naturalmente, è fatto obbligo al beneficiario di produrre una rendicontazione mensile dei chilometri percorsi in bicicletta: e non valgono gli spostamenti fatti per andare a fare la spesa o lo shopping. Solo casa-lavoro: ’bike to work’, appunto. A Forte dei Marmi, il progetto del ’bike to work’ era stato sposato nel 2017 «per incrementare, coinvolgendo popolazione, aziende e istituzioni locali, la percentuale dei cittadini utilizzatori della bicicletta come ordinario strumento di mobilità urbana, con conseguente diminuzione del numero di auto e di inquinamento, oltre che per «rilevare le eventuali criticità esistenti sul territorio per lo sviluppo di una mobilità lenta e sostenibile».
’Bike-to-work’, nel comprensorio della Versilia, è nato però a Massarosa, che ne ha fatto un cavallo di battaglia dell’allora amministrazione Mungai. Paradossalmente, il progetto più innovativo per lo spostamento dolce ha trovato terreno fertile in uno dei comuni logisticamente più impegnativi per chi si muove a due ruote.
Fu lanciato nel 2015 e Massarosa è stato il primo comune in Italia a prevedere il compenso pecuniario per gli aderenti: la primigenitura all’epoca fu salutata trionfalmente, proiettando il Comune versiliese sotto i riflettori nazionali.