Bologna – Tecnologia 4.0 al servizio del Passante. Il progetto di allargamento in sede di tangenziale e autostrada prevede la realizzazione di un’infrastruttura smart. Una strada cioè capace di informare in tempo reale chi viaggia su quello che sta succedendo intorno.
Il Passante, per esempio, sarà dotato della tecnologia per dialogare con le auto in transito e inviare a loro segnali che vanno, per esempio, dalla presenza di lavori lungo la strada alla formazione di code.
In un futuro che è dietro l’angolo, la mobilità smart consentirà ai veicoli che riceveranno il segnale con le informazioni, di rallentare cambiare corsia in automatico, prevenendo incidenti e rendendo lo scorrimento del traffico più fluido.
La tecnologia che sarà adottata sul Passante è quella che Autostrade sta sperimentando sul nodo di Bologna. La smart road felsinea sarà realizzata attraverso la collaborazione tra Aspi e la sua controllata Movyon, società leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni di Intelligent Transport System, che progetta, integra e realizza soluzioni innovative per disegnare il futuro della mobilità.
Lungo il tracciato del Passante – 26 chilometri di rete autostradale tra la A1 e la A14, in particolare nei tratti Bologna Casalecchio-Bologna San Lazzaro e Borgo Panigale-Bologna San Lazzaro – saranno installate delle antenne, con un raggio di trasmissione di 700-800 metri, che invieranno messaggi ai veicoli che passano.
Quando il segnale raggiunge un’auto predisposta, un dispositivo integrato (qualcosa di simile a un telepass) traduce le informazioni ricevute e la vettura si comporta di conseguenza.
Si tratta di un protocollo standard europeo che, al momento, dialoga con alcuni modelli di Volkswagen, e può per esempio segnalare tramite una spia luminosa sul cruscotto l’avvicinarsi a un cantiere stradale.
Nel futuro, le possibilità di sviluppo del sistema sono pressoché illimitate. Quando il Passante sarà terminato (i cantieri dovrebbero partire a inizio 2023) i servizi disponibili saranno già aumentati.
E quando le auto smart saranno più diffuse, saranno loro a poter prendere ’decisioni’ conseguenti ai segnali ricevuti, come rallentare o cambiare corsia.
Si è partiti dal tratto bolognese della A 14 “perché é uno snodo principale, per criticità e importanza”, spiega Lorenzo Rossi, ad di Movyon. La tecnologia prevista “renderà ancora più sicuro l’utilizzo della corsia dinamica, ovvero la corsia d’emergenza che diventa percorribile in caso di traffico intenso”.
Inoltre, anche il Passante di nuova concezione sarà dotato del protocollo di informazioni car2. “In futuro, oltre ai cantieri si potranno segnalare incidenti, eventi meteo, pozze d’acqua, qualsiasi problema sulla strada. L’obiettivo è evitare incidenti e ridurre le code”.
L’idea di Autostrade è di proseguire, implementando la tecnologia. Anche il collegamento tra Firenze e Bologna, con la Variante di Valico, sarà coperto.