Quanto sta avvenendo in Ucraina ha nuovamente portato l’attenzione globale a riconsiderare l’importanza della sicurezza cibernetica, un fattore che è di grande importanza non solo per il mondo pubblico, ma anche per il singolo privato cittadino. L’enorme e costante mole di dati prodotti da una società che ambisce ad abbracciare in toto l’era ’Smart’ necessita di essere protetta con i più innovativi mezzi, da rischi che possono avere varie forme ed anche provenienze (anche politiche, appunto). Il Comune di Modena supporta in questo senso, sempre nell’ambito del programma Modena Smart Security, la Cyber Security Academy: corso di specializzazione universitaria per la formazione di esperti di cyber security per la protezione dei dati e delle persone nella pubblica amminstrazione, nel mondo delle imprese e nella città connessa. Il percorso formativo sui temi della sicurezza informatica si svolge in collaborazione con il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio.
In prospettiva verrà ospitato nel Modena Data Center. La prima edizione si è svolta nell’anno accademico 2016-2017. Le classi sono di 20 studenti per corso. Proprio dall’inizio della guerra in Ucraina sono aumentati i tentativi di accesso alla rete internet del Comune di Modena, come di tutte le reti istituzionali del Paese, e, proprio come previsto dall’allerta lanciato dalle autorità nazionali per la cyber security, l’attività si è fatta ancora più intensa. Lo ha spiegato l’assessora alla Smart City Ludovica Carla Ferrari rispondendo nel corso di una seduta del consiglio comunale a un’interrogazione sul tema presentata dal Pd. «La struttura tecnica del Comune – ha aggiunto l’assessora – è quindi in stato di allerta e sono state attivate tutte le precauzioni per prevenire intrusioni, sulla base dei protocolli di sicurezza Agid, cioè quelli previsti dall’Agenzia per l’Italia digitale».