Imola – Dal nuovo car sharing 100% elettrico ai 90 chilometri di piste ciclabili, passando per la svolta green dell’Autodromo: l’assessora alla Mobilità sostenibile del Comune di Imola, Elisa Spada, è la dimostrazione di come una città che voglia progettare il proprio futuro in maniera intelligente non possa prescindere dalla sostenibilità ambientale.
Assessora Spada, l’ultima novità è l’introduzione del car sharing elettrico. Una bella scommessa, per un centro di medie dimensioni come Imola…
“La mobilità condivisa è un elemento chiave di promozione della mobilità sostenibile e, nel caso del car sharing 100% elettrico e in connessione con altre città e servizi strategici, come l’aeroporto di Bologna, diventa una grande opportunità per sostituire il mezzo proprio”.
Prima ancora, Imola ha siglato una partnership con ‘Mobike’ per le bici a flusso libero, ideale evoluzione del sistema delle due ruote da riconsegnare in una postazione fissa. Si proseguirà su questa strada anche in futuro?
“La fase sperimentale avviata con il bando regionale Bike to Work ha portato a un grande incremento nell’utilizzo del bike sharing sul nostro comune. La facilità di accesso del servizio, attivabile con una app, lo rende un tassello importante nell’intermodalità treno+bici. Stiamo lavorando al bando per avere questo servizio stabile per i prossimi tre anni, potenziando la dotazione di bici a pedalata assistita”.
Se aumentano le due ruote, bisogna dotarsi anche di piste ciclabili. Quanti km ce ne sono oggi a Imola? Ne verranno ricavate di nuove?
“Oggi Imola ha una rete di 90 km di percorsi ciclabili, che saranno presto arricchiti sia dai percorsi previsti nell’area industriale, azione fondamentale per promuovere gli spostamenti casa-lavoro, che da quelli di collegamento con le frazioni. In tutto sono previsti circa 10km in più. Per approfondire la conoscenza di questa rete di piste ciclopedonali, lo scorso anno abbiamo sviluppato una mappa che valorizza la rete di piste ciclopedonali con il sistema delle aree verdi”.
Non solo bici. In città si sperimenta da anni anche il pedibus: tutti a scuola a piedi. Quali prospettive per il futuro?
“Stiamo lavorando per rafforzare le linee di pedibus e quest’anno abbiamo fatto partire un progetto pilota di bicibus per promuovere la mobilità ciclistica nei collegamenti casa-scuola. Il progetto ha funzionato molto bene ed è stato accolto con grande entusiasmo da studenti e insegnanti. Ora stiamo lavorando per rafforzare anche il binomio mobilità attiva-salute con un percorso in collaborazione con l’Ausl”.
Impossibile a Imola non parlare di autodromo: ci racconta in cosa consiste, per quanto di sua competenza, il progetto ‘Imola Living Lab’?
“Imola Living Lab, presentato all’Onu di Ginevra a settembre 2021, è un progetto trasversale che vede l’Enzo e Dino Ferrari come hub di innovazione e formazione incentrato sui temi della sostenibilità, inclusione e sicurezza stradale in linea con l’Agenda 2030; un ecosistema virtuoso che lega tra loro la città di Imola, Con.Ami, Formula Imola, Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna, MotorValley e Istituto Montecatone. Il progetto è sviluppato in modo trasversale tra gli assessorati all’Autodromo e all’Ambiente e ha portato ad azioni concrete come il Bosco dell’Autodromo, che verrà realizzato a fine 2022 e l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico sul tetto della struttura, con l’obiettivo di far diventare il circuito ‘carbon neutral’”.