Enel punta forte sull’Emilia Romagna rilanciando gli investimenti e guardando in particolare alla transizione ‘green’, dove intanto sono raddoppiati i pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione di energia. Il confronto tra gennaio-settembre 2021 e lo stesso periodo del 2022 dice infatti che in regione si è passati da poco più di 5.000 nuovi impianti a 12.000. I pannelli segnano +137%, più del doppio quindi, ed è una crescita “molto importante”, evidenzia il direttore di Enel Italia, Nicola Lanzetta, illustrando un nuovo accordo siglato in Regione.
“Avevamo un piano industriale – premette Lanzetta – che prevedeva in Emilia-Romagna negli anni 2022, 2023 e 2024 investimenti per 400 milioni di euro, oggi con il nuovo piano 2023-2024-2025 supereremo il mezzo miliardo. Il protocollo prevede che la struttura elettrica regionale resti dunque all’avanguardia, tra investimenti sulle reti, sugli accumuli e sulle batterie”.
In questo quadro, decolla in particolare un secondo protocollo, più sulla ricerca, per le attività di simulazione, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni che verranno realizzate nel Tecnopolo di Bologna, grazie all’accordo tra Enel e Fondazione Icsc (Centro Nazionale di Ricerca in High-Performance Computing, Big Data and Quantum Computing) che gestisce il centro nazionale di supercalcolo, uno dei centri nazionali a tema previsti dal Pnrr. Gli obiettivi sono in questo caso l’ampliamento e il potenziamento degli strumenti per la definizione di scenari climatici, e dei potenziali impatti sul settore energetico nel territorio, ma ulteriori ambiti di studio riguardano analisi dedicate all’adozione di nuovi materiali d’avanguardia nella componentistica della rete elettrica nonché sullo sviluppo digitale e alle smart cities.
Nel primo ambito della collaborazione Enel-Regione, quello più ‘hardware’, la lista delle priorità recita sviluppo delle tecnologie connesse all’uso di idrogeno verde nei settori energivori, dalle realtà produttive delle ceramiche a quelle del vetro, così come più comunità energetiche, sempre all’insegna di diverse fonti rinnovabili (risorse idriche, eoliche, da energia solare e fotovoltaica, da biomasse di origine vegetale certificata). I numeri finanziari dei singoli accordi verranno decisi via via “in corso d’opera”, spiega Lanzetta, nell’ambito comunque di un piano energetico regionale “da 4,5 miliardi di euro”, puntualizza l’assessore regionale Vincenzo Colla.
“Siamo molto soddisfatti- sorride Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione Icsc e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare- dell’interesse dimostrato da Enel e dell’ingresso di un’altra grande realtà aziendale nel Centro nazionale di supercalcolo. È un riconoscimento, un’importante conferma, del valore strategico di questo progetto per il sistema paese, e del ruolo che può giocare per la valorizzazione delle sinergie tra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale, e tra settore pubblico e privato”.