Imola – “Smart, eco-sostenibilità e innovazione sono concetti che abbracciano non solo la città. Al contrario, vanno visti come un unico progetto che guarda al circondario e all’area metropolitana. Un progetto che sia in grado di dialogare anche con il resto della regione”.
Ne è convinto il sindaco di Imola, Marco Panieri, 31 anni, da quasi due alla guida della città conosciuta nel mondo per il suo Autodromo. E che oggi lavora per mettere l’impianto intitolato a Enzo e Dino Ferrari al centro di un sistema urbano che guarda al futuro.
Sindaco Panieri, partiamo dai servizi di connettività. Imola a che punto è oggi?
“Abbiamo coperto molte aree bianche e rafforzato quelle nelle quali c’era già la banda ultra-larga. E stiamo potenziando i punti wi-fi pubblici in città. Nei prossimi tre anni faremo investimenti su altre zone e, dove non arriveremo con la fibra, verranno usati ponti radio. Bisogna però trovare un equilibrio tra una fame di digitale sempre più forte e la realizzazione dei lavori, che vanno presidiati in quanto devono essere di qualità. Oggi gli operatori si muovono in maniera molto veloce, servono regolamenti precisi su scavi e connessioni”.
La banda larga è indispensabile per immaginare la città del futuro.
“L’innovazione tecnologica è una delle sfide più importanti del Pnrr. Ci stiamo arrivando raccogliendo il testimone da quello che è stato il grande lavoro fatto nel periodo pre-elettorale, che guardava appunto alla città dei prossimi dieci anni, integrandolo con le prospettive garantite dai bandi europei”.
Connettività e innovazione tecnologica possono aiutare anche nell’affrontare un tema particolarmente caldo per i sindaci, come quello della sicurezza?
“Certo, penso alle nuove telecamere di videosorveglianza installate in città e controllabili a distanza, comprese quelle in corrispondenza dei semafori che abbiamo sperimentato nella zona dell’Autodromo in occasione del Gran premio di Formula 1”.
E poi c’è il fronte dell’illuminazione pubblica.
“Su quello, il prossimo anno partirà a Imola un maxi-progetto che sancirà una vera svolta green. Undicimila nuovi punti luce, più reti e sistemi che andranno a migliorare l’intensità luminosa. Ed essendo a led, garantiranno al tempo stesso anche un risparmio energetico”.
Capitolo mobilità. Come si può intervenire?
“Imola è già oggi, secondo gli standard europei, una ‘città dei 15 minuti’. Una realtà vivibile e accessibile, nella quale i servizi essenziali e le attività produttive sono raggiungibili in quel lasso di tempo, spesso anche a piedi o in bici. In questi giorni stiamo inaugurando il servizio di car sharing con Corrente, tutto elettrico e gestito tramite app, per una mobilità sempre più intelligente”.
Molto si può fare anche sul versante dei servizi al cittadino…
“Il percorso è già iniziato con i nuovi PagoPa e le procedure Spid. E stiamo lavorando anche sul bonus 110, perché la digitalizzazione del settore urbanistico è una necessità sempre più impellente. Poi c’è l’agenda digitale: già oggi a Imola è possibile prenotare la carta di identità online, presto ci dedicheremo anche alla cultura e agli eventi”.
Una vasta area verde a due passi dal centro storico di Imola, quella dell’ex manicomio dell’Osservanza, è chiamata nei prossimi anni a diventare un polo della formazione e della conoscenza con aule e studentati a disposizione dell’Università e dell’Accademia internazionale di musica. Una bella sfida, non crede?
“Anche quello è un piano integrato che dialoga con il nuovo Centro di calcolo di Bologna, comune con il quale si stanno creando legami sempre più importanti anche sul fronte della cybersecurity. E che vuole trasformare la città, puntando su ricerca e innovazione. La vera sfida oggi è avere una realtà che punti sulla sostenibilità ambientale e sia intelligente e connessa, in grado di guardare alla transizione ecologica come a una risorsa”.
Anche in Autodromo?
“Il circuito, che ha da poco ricevuto le tre stelle Fia per la sostenibilità ambientale, diventerà, tramite il progetto Imola living lab, un hub di innovazione e formazione incentrato sui temi della sostenibilità, inclusione e sicurezza stradale. E sarà un punto di riferimento per l’Università. Durante il Gp di F1 abbiamo ospitato i ragazzi di Pixies Urban Lab, un progetto che prevede innovative panchine fotovoltaiche utilizzabili dal pubblico, che ricaricano robot elettrici per la pulizia stradale. Imola sarà tappa del loro processo di sperimentazione”.