Bologna – La seconda area con cui il Comune partecipa alla terza edizione di Reinventing Cities è il cosiddetto Quadrilatero (Palazzo Aiuto Materno) tra le vie Don Minzoni, del Porto e Rosselli, edificio storico di proprietà pubblica (Asp Città di Bologna).
Situato in un’area in forte trasformazione legata alla presenza di un polo culturale realizzato negli ultimi anni grazie alla presenza di Università, MAMbo, e Cineteca, è un immobile vuoto da dieci anni, ma ancora in buono stato.
“Vogliamo che questo edificio diventi un polo di integrazione sociale e culturale – spiega Stefano Brugnara (nella foto), amministratore unico di Asp –, basato su un nuovo modo di abitare collaborativo, rivolgendoci in particolar modo al mondo dell’Università, della ricerca, del lavoro creativo”.
Anche questo grande edificio – cinque piani fuori terra oltre a un interrato e a un sottotetto, per un totale di circa 10.800 metri quadrati di superficie lorda – fa parte del progetto ‘Città della Conoscenza’ che intende promuovere la realizzazione di un grande ecosistema della conoscenza.
Il progetto è finalizzato a innescare forme di abitazione collaborativa in particolare fra studenti universitari e ricercatori/artisti in residenza.
Si prevede un’articolazione degli spazi domestici e comuni, che potranno essere flessibili nel tempo (coworking, sale studio, fab lab etc.), e prevedere forme di apertura al quartiere.
Il piano terra deve essere ‘attivo’ e includere servizi e usi sostenibili per la comunità. La sfida del progetto sarà l’integrazione delle nuove modalità d’uso del patrimonio con nuovi requisiti di sostenibilità in un contenitore edilizio che deve essere conservato.
“Questo immobile è collocato in una zona ricca dal punto di vista sociale e culturale – commenta Brugnara –. Una realtà particolarmente vivace, naturalmente vocata alla collaborazione, all’inclusione e all’innovazione. Asp è un’azienda pubblica di servizi alla persona, ha una vocazione sociale forte. Noi su questo immobile scommettiamo, consentendo a chi vorrà investire su di esso di beneficiare di un diritto d’uso per un lungo periodo”.