Rimini – Il bilancio dell’azienda diventa sostenibile in Petroltecnica. Non più una sequela di numeri per mostrare che i conti tornano, perché di mezzo ci sono l’ambiente e l’uomo. Ci sono alcune aziende che per legge sono obbligate a presentare quello che le norme definiscono bilancio sostenibile. Questo non è il caso di Petroltecnica che ha voluto comunque perseguire questa strada. “La sostenibilità è il motore costante della nostra azienda” scrive l’amministratore delegato Mario Pompeo Pivi nel documento.
“Operiamo da 70 anni per la tutela del territorio e la salvaguardia delle risorse naturali per il bene dei cittadini di oggi e delle generazioni future. Il nostro impegno, inoltre, non si è limitato alla questione ambientale ma ha sempre compreso gli ambiti sociali e culturali e le consolidate prassi di buon governo portate avanti negli anni”.
In tutta la provincia di Rimini si contano sulle dita di una mano le aziende che hanno deciso di presentare un bilancio di sostenibilità. Si tratta di fatto di un documento che mostra l’intera azienda, in quello che fa e non solo nei risultati che ottiene. Quello di Petroltecnica si basa sull’analisi dei 17 Sustainable Development Goals, ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibile come definiti dalle Nazioni Unite. Elementi che hanno messo in evidenza la stretta interdipendenza tra la dimensione umana, ambientale e sociale.
La redazione del documento, circa un centinaio di pagine, è avvenuta, spiegano dall’azienda, seguendo gli standard forniti dal Global Reporting Initiative (Gri) basati su principi di materialità delle attività aziendali e di coinvolgimento degli stakeholders. Per ottenere il risultato è stato creato un team di lavoro aziendale dedicato, ed è stata coinvolta anche la società milanese Altis (Università Cattolica del Sacro Cuore), per la consulenza.
La presentazione pubblica del bilancio sostenibile è avvenuta la settimana scorsa al Rockisland. Sono intervenuti Alessandro Pesaresi che ha portato i saluti di Confindustria, e l’assessore del Comune di Rimini Anna Montini che ha sottolineato l’importanza dei progetti realizzati con Petroltecnica per la raccolta di plastica nel deviatore del Marecchia e la pulizia dell’acqua da sostanze inquinanti e oleose nell’invaso del ponte di Tiberio. Due barriere raccogli rifiuti.
Oggi Petroltecnica è una azienda con una sede centrale a Coriano, e quattro operative in Italia. Gestisce tre piattaforme di trattamento dei rifiuti a Ostellato, in provincia di Ferrara e Gela in Sicilia. Inoltre possiede il 44% delle quote della piattaforma Rovereta, sempre a Coriano. Attualmente la società offre i propri servizi a 50 aziende in giro per il mondo.
Oltre ai lavori in parte dell’Europa (Francia, Germania, Polonia per citare alcuni Paesi) l’azienda è attiva in Cina, Qatar e nel nord Africa tra Libia e Algeria per un totale di 108 cantieri. Una mole di lavoro che ha consentito di bonificare 100mila tonnellate di terreno e quattro milioni di litri di sostane oleose ogni anno.