Massa – L’obiettivo è chiaro: diventare un simbolo del turismo montano, ecologico e sostenibile. Il rifugio Città di Massa, un’opera che risale agli anni ’60 del secolo scorso ma che proprio oggi può diventare un elemento di richiamo nel quadro complessivo del Pian della Fioba, che grazie alla presenza dell’orto botanico Pellegrini-Ansaldi sull’altro lato della strada rappresenta la porta di Massa e del comprensorio provinciale sull’area protetta del Parco regionale delle Alpi Apuane.
Oltre al vicino orto botanico, il rifugio si trova in posizione strategica per le pareti e vie d‘arrampicata sulle falesie del Monte Altissimo a 500 metri, escursioni sentieristiche, percorsi ad anelli per bicicletta da corsa e mountain bike, trekking lungo antiche vie di lizza, discese alle pozze del fiume Frigido dove è possibile refrigerarsi con un bagno, visita all’antico borgo di Antona e, nel periodo estivo, numerosi eventi enogastronomici, culturali e musicali sotto le stelle.
Ed è qui che il Comune ha deciso di scommettere con un progetto che riguarda proprio lo storico rifugio, di proprietà di palazzo civico e gestito dal 2013 dall’associazione Il Sentiero: oltre 200mila euro di opere per renderlo autonomo sotto il profilo energetico. I soldi potrebbero arrivare dalla Regione Toscana tramite il bando destinato proprio a favore dei territori montani a valere sul Fondo regionale per la montagna.
Un progetto da 239,592 euro che prevede di migliorare dell’efficientamento energetico e la produzione di energia rinnovabile della struttura promuovendo un modello di sviluppo sostenibile. In caso di finanziamento, il Comune ci metterà il 16% della spesa prevista, pari a 39.592, con intervento regionale quindi di 200mila euro. Il Rifugio dispone di 13 camere con 2-4 letti (totale 30 posti letto), con bagno in comune ed una vista panoramica dalla maggior parte di esse, ampia terrazza con solarium, un ristorante con 56 posti a sedere intorno a due camini, connessione wi-fi gratuita, un salone per conferenze, eventi e laboratori, una cucina casalinga basata sui piatti della tradizione.
Per il rifornimento di energia elettrica il Rifugio è collegato alla rete elettrica nazionale con un consumo annuo di 15.153 kwh. Gli ambienti vengono riscaldati con un impianto a fancoil e la produzione di acqua calda è garantita da una caldaia a biomasse da 10 kw alimentata con legna da ardere. Il progetto prevede l’installazione di 35 pannelli fotovoltaici che consentirà alla struttura di produrre energia elettrica green in autonomia, abbattendo altresì le emissioni di CO2 del 90%.
Per la produzione di acqua calda sanitaria è prevista l’installazione di un impianto solare termico con accumulo. A supporto degli impianti si provvederà alla sostituzione di 57 infissi per ridurre la dispersione termica.
Una realtà che vede numeri in crescita
Se prima le presenze erano basse, dall’estate in molti vanno sulle vette Città Future Il rifugio Città di Massa punta ad essere finanziato per il restyling dell’efficientamento energetico I numeri di presenze nel rifugio sono in aumento a dimostrazione che il luogo piace: dalle 90 persone che hanno pernottato nella stagione estiva al rifugio, si è passati alle 200 da fine maggio a metà settembre di quest’anno. Nel periodo invernale, da ottobre a maggio, il rifugio è aperto solo il weekend ma anche in questo caso i numeri sono aumentati.