Rimini – Centinaia di famiglie riminesi potranno sfruttare l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici pubblici. E’ la logica delle comunità energetiche, concetto che ancor oggi deve essere messo in chiaro, nero su bianco. La Regione a breve legifererà dettando le regole, ma il Comune di Rimini intende spingersi avanti fin da subito realizzando quanti impianti possibile sui propri edifici.
Se le condizioni attraverso le quali i cittadini potranno costituire una comunità e sfruttare i vantaggi dell’energia prodotta da fonti rinnovabili dietro casa, come i pannelli su scuole o palestre comunali, verranno chiarite nei prossimi mesi, i progettisti del Comune sono già al lavoro per gli impianti.
“L’obiettivo – spiega l’assessore all’Ambiente Anna Montini – è arrivare a una produzione di 4,5 MW attraverso i nuovi sistemi sugli edifici pubblici, pensati anche per divenire un vantaggio per i cittadini attraverso le comunità energetiche“.
Oltre all’aspetto ambientale, ovvero la produzione di energia da fonte rinnovabile senza emissioni inquinanti, l’obiettivo delle comunità è quello di calmierare il costo dell’energia, argomento più che mai d’attualità. Resta un problemi di tempi. Per realizzare gli impianti servono mesi e ne serviranno, probabilmente, ancor di più per costituire le prime comunità.
“Già oggi Rimini è in buona posizione a livello nazionale per utilizzo di solare e fotovoltaico con 8 Kw prodotti grazie a impianti sugli edifici pubblici ogni mille abitanti. Siamo 21esimi nel Paese. Si può fare meglio”. I venti nuovi siti che gli uffici tecnici stanno individuando spaziano tra scuole, parcheggi e palestre.
In questa fase iniziale si andranno a progettare i sistemi sulle coperture della scuola elementare Sforza, sul Pattinodromo, sulla palestra Romeo Neri, alla Casa del Volley e il centro di via De Warthema.
A seconda delle dimensioni e delle capacità, un impianto su una scuola può dare energia a diverse decine di nuclei famigliari. Dovranno essere i cittadini a costituirsi come gruppo o cooperativa allacciandosi a una cabina di trasformazione per l’utilizzo dell’energia dopo avere trovato l’accordo con il Comune. Tutto questo dovrà seguire le norme che ancor oggi si attendono. Poi il Gestore dei servizi energetici riconoscerà l’incentivo alle famiglie. Sfruttando batterie di accumulo, l’energia degli impianti fotovoltaici potrebbe essere utilizzata dai cittadini anche durante la notte.
Per farsi trovare pronto il Comune sta progettando nuovo fotovoltaico. Gli impianti di produzione di energia andranno ad aggiungersi a quelli già presenti in città. Gli attuali sono tanti e con potenze anche importanti, considerando quelli nati negli ultimi anni su strutture private e altre pubbliche. Nel complesso possono generare una potenza che sfiora i 32 Megawatt.
“Considerando l’intero territorio comunale – ricorda l’assessore – sono attive 41 officine elettriche per il fotovoltaico tra impianti di produzione e di autoconsumo. La potenza installata è superiore a 80KW“. In città sono ben visibili le installazioni presenti sulla Fiera (nella foto a destra), nel parcheggio di Fiabilandia e in altre strutture. Quelle poste su scuole o edifici pubblici possono apparire di piccole dimensioni, ma saranno comunque importanti nell’ottica delle comunità energetiche: ogni impianto infatti potrà calmierare la bolletta di decine di famiglie.