Modena – Non solo i robot che operano in sala e i nuovi sistemi informatici che consentono di accelerare i tempi per le prenotazioni di visite specialistiche. L’innovazione tecnologica è una delle spinte propulsive della sanità del presente e del futuro, perché consente a specialisti, personale infermieristico, pediatri e medici di medicina generale di dialogare tra loro e con i pazienti, soprattutto fragili e cronici, monitorandoli costantemente senza necessità di spostamenti tra le diverse sedi assistenziali.
Così opera la nuova centrale di Telemedicina dell’Azienda Usl di Modena: nata come progetto della Regione Emilia-Romagna nel 2016 con il coinvolgimento di tutte le aziende sanitarie del territorio, a cui la Regione ha fornito kit con attrezzature elettroniche per il telemonitoraggio, è stata successivamente inserita tra gli obiettivi di salute del Pnrr e dunque potenziata grazie alla formazione di una équipe dedicata di infermieri specificatamente formati.
Destinatari di questa innovativa modalità di assistenza sono persone con cronicità, ad esempio cardiopatici, diabetici, persone con problemi respiratori, emiparesi, obesità, dunque pazienti fragili con alto rischio di ricovero in ospedale o ricadute frequenti, con particolare attenzione a coloro che vivono in aree molto lontane dai punti di erogazione dei servizi sanitari.
L’Ausl aveva avviato la sperimentazione già prima della pandemia nell’ambito della progettualità che vedeva coinvolte tre Case della salute, Pievepelago, Fanano e Montefiorino, poi l’emergenza Covid ha interrotto il percorso e la sorveglianza dei pazienti cronici si è trasformata ben presto in sorveglianza delle persone a casa in isolamento.
Superata la fase pandemica, nel dicembre scorso il progetto è stato riavviato e diffuso in tutta la provincia sfruttando proprio quella struttura centralizzata e ramificata sui distretti che ha consentito di ottimizzare la gestione dei pazienti durante la pandemia. Questa fase è stata preceduta da diversi incontri di formazione organizzati dall’Ausl con i medici di medicina generale e gli infermieri, per spiegare gli obiettivi e le potenzialità del progetto e il loro coinvolgimento operativo. A oggi sono 80 i cittadini – adulti e bambini – residenti in tutta la provincia seguiti in telemedicina ma si punta in breve tempo, una volta che saranno reperite le risorse necessarie anche con la collaborazione delle fondazioni locali, a raggiungere quota 500.
Ma come funziona il monitoraggio della Centrale di Telemedicina? “Si tratta di un servizio che non sostituisce il rapporto tra gli operatori e la persona, ma si aggiunge alla presa in carico da parte dell’équipe della Casa della Salute che già segue il paziente e la sua famiglia e a quella del Medico o Pediatra di riferimento per avere un monitoraggio quotidiano e stare più vicini ai cittadini” precisa Imma Cacciapuoti, responsabile dell’Assistenza territoriale dell’Ausl di Modena.
All’utente viene fornito un kit con attrezzature elettroniche che consentono quattro tipi di rilevazione: il pulsossimetro, per misurare il livello di ossigenazione nel sangue e la frequenza cardiaca, l’apparecchio per provare la pressione, la bilancia e il braccialetto contapassi per monitorare l’attività motoria, infine un tablet con l’app che consente lo scambio di dati in modalità protetta, rilevando automaticamente i parametri misurati dal paziente o dal suo caregiver e trasmettendoli alla Centrale di telemedicina.
Qui infermieri con una formazione specifica garantiscono 7 giorni su 7 la lettura puntuale dei parametri dei pazienti; in caso di valori fuori target, gli infermieri della Centrale contattano quelli della Casa della Salute o il medicopediatra di riferimento per la presa in carico; in caso di mancato invio dei dati, invece, telefona direttamente alla persona per capire la motivazione del mancato invio.
“Anche noi telefonicamente ogni settimana – ricorda Elena Rebuttini – cerchiamo un contatto con i pazienti per sapere quali sono le condizioni di salute e se ci sono stati dei problemi durante la settimana, sia problemi tecnici sia per l’andamento”.