Casalpusterlengo (Lodi) – La cittadina di Casalpusterlengo, fiore all’occhiello del Basso Lodigiano, guarda avanti e vuole diventare una comunità di energia rinnovabile. Con la scarsità di gas e i prezzi dell’energia alle stelle, l’amministrazione del sindaco Elia Delmiglio intende farsi trovare pronta e far diventare la città green e autosufficiente.
La giunta ha approvato lo studio di fattibilità per la sua costituzione, che ricalca impegni già presi nei vicini Comuni di Turano e Livraga. Una Cer a Turano esiste da qualche mese, mentre Livraga sta lavorando all’installazione. Casalpusterlengo intende perseguire obiettivi di risparmio economico e riduzione delle emissioni di Co2, in un’azione collettiva che coinvolga edifici pubblici e privati. In collaborazione con l’Ufficio Tecnico è già stata effettuata una prima analisi del territorio per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali (municipio, scuola dell’infanzia Don Ginelli e Ducatona, Centro Formazione Professionale, magazzino di via Fugazza e alloggi di edilizia popolare in via Isonzo a Vittadone).
«Agiremo – così l’assessore Alfredo Ferrari (nella foto) – per step successivi. È una grande sfida. Iniziamo con sei impianti di potenza complessiva pari a 186,25 kilowatt, per un costo di 285mila euro, in un triennio, pari a una produzione di 220mila kilowattora all’anno, con la possibilità di successivi tre ampliamenti e il coinvolgimento delle famiglie tramite avviso pubblico».
Da questi primi interventi si prevedono circa 21mila euro all’anno, tra risparmio e ricavi, con emissioni di anidride carbonica non immesse nell’atmosfera pari a 115 tonnellate annue, equivalenti a 7.800 nuovi alberi piantati ogni anno.
«Seguiamo progetti con Regione Lombardia sulla rigenerazione urbana, lavoriamo alla rimozione dell’amianto sugli edifici pubblici, ci sono in programma tante opere di efficientemento energetico. E abbiamo voluto la riconversione a Led degli impianti dell’illuminazione», aggiunge. Il Comune sta ragionando anche sulle colonnine di ricarica elettrica: ce ne sono già 3, ma sono di attività produttive private, benché disponibili per tutti. «Il progetto è in itinere».