Sondrio – Dal 4 aprile è operativa la ciclostazione di Sondrio, ideata per promuovere al meglio la mobilità sostenibile. Realizzata nei mesi scorsi a Sondrio, nell’ambito del programma di cooperazione Interreg V-A Italia Svizzera, la ciclostazione si incastona perfettamente in un progetto più ampio volto a trovare soluzioni di mobilità sostenibile anche attraverso una interconnessione tra zone montane (quelle valtellinesi e quelle della vicina Valposchiavo nella confederazione elvetica). Il cicloturismo in Valtellina ha fatto registrare, soprattutto negli ultimi anni, numeri pazzeschi grazie agli itinerari presenti sul territorio e adatti sia ai ciclisti più esperti sia a quelli alle prime armi.
Col progetto Liveliness, acronimo di Living Lab per la mobilità transfrontaliera sostenibile inclusiva, Sondrio e le zone coinvolte vogliono proiettarsi in un futuro green e sostenibile, fornire nuove possibilità ai residenti e una migliore e più completa offerta turistica. Posta di fronte alla stazione ferroviaria del capoluogo di provincia, la ciclostazione è stata concepita per incentivare la mobilità dolce in città, attraverso la rete ciclabile che collega le diverse zone, sviluppando connessioni con gli itinerari turistici lungo il Sentiero Valtellina, e ovest, e verso la Valmalenco, a nord, con il sentiero lungo.
L’obiettivo è duplice: offrire uno spazio sicuro e controllato dove lasciare la propria bicicletta (per visitare per esempio la città o per i residenti che possono raggiungere in bici la stazione prima di prendere il treno per altre destinazioni), anche con la presenza di un’officina per la manutenzione del «mezzo», e fornire il noleggio di bike e e-bike a disposizione di residenti, turisti e pendolari per visitare la città e la zona (Valmalenco in primis tramite il sentiero Rusca per esempio).
«La ciclostazione era una delle proposte inserite nel programma elettorale e appena ci siamo insediati abbiamo cercato di trovare le soluzioni più idonee per realizzarla – dice Carlo Mazza, assessore all’urbanistica, ambiente e mobilità –. Poi è incominciato l’iter e a fine settembre 2021 c’è stata l’inaugurazione ufficiale. A causa del Covid 19 ma anche di altri fattori si sono allungati un po’ i tempi sulla reale apertura della struttura ma ora è pronta per entrare in funzione e dal 4 aprile sarà operativa».
Una struttura importantissima che sarà gestita da Abaco (società che gestisce tra l’altro la sosta nel capoluogo di provincia valtellinese) e che, come aveva ricordato nel corso dell’inaugurazione il sindaco Marco Scaramellini, «sarà l’emblema di una città che si trasforma, vivibile per i residenti e accogliente per i turisti».
Due percorsi da scoprire
Due gli itinerari principali per i turisti di passaggio a Sondrio che hanno intenzione di scoprire il territorio in maniera slow, con l’uso della bicicletta. Il primo è sicuramente il Sentiero Valtellina, la ciclovia immersa nel verde che si sviluppa lungo il fiume Adda tra Bormio e Colico, tra i terrazzamenti vitati e le alpi Orobie. Lungo 114 chilometri, il Sentiero Valtellina è facilmente accessibile da Sondrio. Il secondo percorso è quello che, attraverso il sentiero Rusca (lunghezza 15.5 chilometri), permette ai biker di raggiungere Chiesa in Valmalenco.