Milano – Il caro bollette si fa sentire anche per Ferrovie dello Stato con un aumento dei costi del 55% nel 2021 ed il Gruppo reagisce accelerando sulla diversificazione delle fonti e la sostenibilità. Consumi importanti, quelli di Ferrovie, che ammontano a circa 6 TWh, pari al 2% del fabbisogno annuale di energia elettrica a livello nazionale.
A Roma, Palermo e Napoli e dove non ci sono vincoli paesaggistici o storici, le stazioni saranno dotate di impianti fotovoltaici. Il vincolo alla Stazione Centrale di Milano, inaugurata nel 1931, impedisce di replicare la stessa scelta sul tetto dell’edificio monumentale ma gli investimenti per sfruttare l’energia del sole procedono spediti anche sotto la Madonnina, attraverso il potenziamento dell’impianto fotovoltaico presente nella «Casa dei Frecciarossa» di via Fratelli Bressan.
Parliamo dell’impianto di manutenzione corrente di Milano Martesana. I tetti dei capannoni Mav1 e Mav2 – dove si fa manutenzione degli ETR 500 – sono ricoperti da pannelli fotovoltaici in silicio policristallino. L’impianto da 1.631 kW e con una superficie di 9.800 metri quadri è già entrato in funzione nel settembre del 2020 con una produzione stimata di 2mila MWh all’anno che arriva a soddisfare mediamente più del 30% del fabbisogno. Ma c’è di più: è già pronto un nuovo impianto fotovoltaico da 255 kW, installato sulla copertura del nuovo Capannone MAV3, destinato a breve anch’esso alla manutenzione dei treni Alta Velocità.
Con una superficie di circa 1.800 metri quadri e una produzione stimata di 270 MWh all’anno (l’attivazione è prevista in estate) garantirà una riduzione di emissione di anidride carbonica di 140 tonnellate l’anno. All’impianto di Milano Martesana si è già proceduto all’installazione a tappeto di lampade Led a basso consumo, nelle zone interne ai capannoni di manutenzione, in alcuni locali tecnici, nelle palazzine uffici e in alcune zone esterne. Grazie agli interventi, terminati a dicembre 2020, è stato stimato un risparmio fino al 57% dei consumi energetici.
«Dobbiamo partire dalla constatazione che le città già oggi sono responsabili di utilizzare il 40% di energia ed emettere il 70% di gas a effetto serra. A Milano, come in altre aree urbane, gli obiettivi principali della nostra strategia sono da un lato realizzare servizi e infrastrutture capaci di abilitare una mobilità cittadina sempre più eco sostenibile e dall’altra valorizzare nostri asset, anche quelli non più strumentali all’esercizio ferroviario, per una rigenerazione urbana in chiave sostenibile e per la produzione di energia rinnovabile, come già avviene con gli impianti di Milano Martesana» afferma Luigi Ferraris, amministratore delegato di FS, ormai prossimo a presentare il nuovo piano industriale.
Alla Stazione di Milano Centrale si sta invece procedendo a sostituire la vecchia centrale termica per il riscaldamento della stazione, alimentata da gas naturale. Con le quattro nuove caldaie a condensazione ad alta efficienza e altrettante pompe di calore di potenza complessiva 3,2 MW, alimentate da energia elettrica, si avrà un risparmio di circa 1,8 mila tonnellate di gas serra, equivalente alle emissioni annue di circa 1.500 automobili. I lavori saranno ultimati a settembre.