Broni (Pavia) – Il sogno o qualcosa di più (in fondo è già un’ipotesi con fondamento) è di avere un maxi parco tecnologico nell’area (140mila mq) dell’ex fabbrica Fibronit, liberata dall’amianto anche se, ora, sulla seconda tranche di bonifica si sono accesi i riflettori della magistratura.
Broni, tuttavia, in attesa del possibile grande salto, ha già attivato una serie di interventi verso l’obiettivo di comune smart city. Ad iniziare da quattro postazioni accessibili per la ricarica delle auto elettriche, di cui una nella area dell’Enoteca Regionale di Cassino Po mentre sono già dieci le aree attive per il Wi Fi gratuito ed in una di esse, il nuovo giardino urbano di piazza Italia ricavato dal recupero di una delle zone più degradate del comune, sono posizionate anche due tavoli con tanto di prese Usb (4) per la ricarica di dispositivi mobili.
La fibra ottica ha già raggiunto municipio e scuole mentre sul fronte della digitalizzazione è operativo lo sportello telematico polifunzionale https://spaziocitta.comune.broni.pv.it. Non meno importante è la parte dedicata al risparmio energetico ed alla sicurezza stradale con lampioni intelligenti posizionati in prossimità di attraversamenti pedonali. E da pochi mesi, per proseguire, ancora con maggiore impulso, nei progetti verso la smart city, il sindaco Antonio Riviezzi ha introdotto una delega speciale affidata a Giorgio Fusi, esperto in informatica.