Monza – Dall’Istituto europeo del design ai brand owners e a nuovi partner tecnologici: tutti riuniti in un Hub di ricerca, sperimentazione e validazione di soluzioni altamente innovative. Un centro all’avanguardia che concentri risorse e conoscenze a favore della filiera che va dai produttori di macchine e sistemi per la stampa di etichette evolute, alle aziende più avanzate che stampano etichette per uso industriale, alle aziende medie e grandi che producono beni di largo consumo, sino ai cittadini che potranno utilizzare prodotti non solo maggiormente eco-sostenibili, ma anche capaci di garantire maggiore trasparenza e di fornire informazioni e servizi oggi non disponibili ai consumatori.
L’attenzione sarà concentrata allo sviluppo tecnologico dell’intera filiera del processo produttivo e comprenderà i materiali di base, le apparecchiature/macchinari utilizzati nel processo produttivo e quelli impiegati per l’applicazione delle etichette. Già oggi si sono raggiunte nuove soluzioni per la stampa, la funzionalizzazione dei substrati, l’asciugatura, la laminazione e il taglio laser permettono di trattare inchiostri funzionali (semiconduttori, conduttori e isolanti) con i quali si possono realizzare elementi elettronici in grado di rendere dinamici gli elementi grafici grazie a opportuni schemi circuitali elettronici.
I costituenti basilari dell’etichetta dinamica sono l’alimentazione, realizzata tramite un dispositivo fotovoltaico stampabile, e il circuito elettronico, sviluppato sfruttando tecniche di stampa a patterning laser. «L’obiettivo dell’Hub – spiega Pietro Venturini, referente del progetto I-Label – è di allargare l’orizzonte per arrivare all’applicazione di quello che oggi è ancora un prototipo a tutti i prodotti di largo consumo che hanno necessità di comunicare informazioni dinamiche. La tempistica? Troppo presto, ma credo che nei prossimi anni sarà possibile avere delle linee-pilota».