Milano – Un interlocutore unico per le pratiche delle imprese che evita il rimpallo fra un ufficio e un altro, la compilazione di mille «scartoffie», le estenuanti file agli sportelli, in sintesi l’esperienza del «Leviatano burocratico». Grazie allo sportello unico attività produttive gli imprenditori possono far fronte ai numerosi adempimenti senza «impazzire».
Almeno dove il Suap funziona bene. Come succede nell’area fra Milano, Monza e Brianza e Lodi, dove è attivo dal 2016 lo Sportello Unico delle Attività Produttive Associato – il più grande d’Italia – proposto dalla Camera di commercio con il coinvolgimento di 22 Comuni (dieci della Città Metropolitana di Milano, nove della provincia di Monza e Brianza e tre della provincia lodigiana). Proprio la gestione associata dello Sportello Unico tra Comuni e Camera di commercio consente una piena integrazione delle procedure amministrative legate alla vita aziendale, assicurando alle oltre 21mila imprese che vi afferiscono una risposta rapida e unica per le loro pratiche: sono oltre 3mila quelle gestite ogni anno.
Nel concreto, grazie allo Sportello Unico le procedure per avviare, modificare o cessare un’attività di impresa possono essere presentate con un clic, lungo l’arco di 24 ore, sul portale www.impresainungiorno.gov.it. Di più: c’è la possibilità di verificare lo stato della procedura in qualsiasi momento mediante la funzione mypage del portale o sul cassetto digitale dell’imprenditore che è il punto di accesso in mobilità ai documenti, ufficiali e aggiornati in tempo reale, della propria impresa: da visure (compresa quella in inglese) agli atti e bilanci dal Registro delle Imprese sino al fascicolo informatico.
«Siamo oggi il Suap associato più grande d’Italia, ma la nostra ambizione è quella di crescere ancora. Sono tante le realtà comunali che per diverse ragioni faticano a gestire in modo efficace lo Sportello Unico delle Attività Produttive dove devono transitare in digitale tutte le centinaia di procedimenti che in Italia regolano l’attività d’impresa. La Camera ha la possibilità di subentrare per norma in questo processo e lo fa più che volentieri: siamo da sempre la pubblica amministrazione per le imprese» commenta Sergio Rossi, vice Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Nel dettaglio, i Comuni coinvolti sono Albairate, Biassono, Bresso, Casalmaiocco, Cesano Boscone, Cesano Maderno, Correzzana, Corsico, Mesero, Misinto, Ossona, Roncello, San Giorgio su Legnano, Trezzano sul Naviglio, Tribiano, Unione Lombarda dei Comuni di Bellusco e Mezzago, Valera Fratta, Varedo, Verano Brianza, Villanova del Sillaro e Vimodrone. Altri si aggiungeranno nel futuro.
«Abbiamo la garanzia di offrire alle nostre imprese un servizio a tutto tondo, con risposte tempestive e competenti, che da sempre le imprese ci chiedevano, ma che da soli eravamo in oggettiva difficoltà a dare. Questa io la chiamo efficienza e semplificazione amministrativa» afferma Flavio Crivellin, sindaco di Albairate, piccolo comune della provincia di Milano che per primo nel 2016 ha delegato la funzione Suap alla Camera di Commercio: «Una scelta vincente» assicura il primo cittadino.