Vigevano (Pavia) – L’occhio elettronico che vigilerà sul transito della zona a traffico limitato del centro dovrebbe trovare attuazione, secondo i programmi, entro l’anno. Si concretizzerà così automazione dei rilevamenti delle targhe e dei transiti possibili soltanto con i permessi rilasciati dal Comune in modo da evitare la presenza nella zona Ztl di mezzi non autorizzati. I varchi, complessivamente 20, saranno in questo modo sorvegliati costantemente. Si tratta solo di una parte del progetto Smart City che le amministrazioni che hanno guidato la città stanno perseguendo ormai da lustri.
Un progetto che ha consentito di avviare un Pop data center, la posa di 50 chilometri di cavi, 135 chilometri di fibra ottica e 145 chilometri di cavidotti. È stata realizzata una banda ultra-larga a 1Gbps garantita al 99% ed espandibile a richiesta permettendo la connessione di 50 edifici pubblici e mettendo a disposizione dei cittadini e dei turisti, a titolo gratuito, 100 access-point Wi-fi.
La videosorveglianza di sicurezza conta su una rete di 300 telecamere ottiche collocate in 100 differenti punti della città oltre a 10 telecamere specifiche per la lettura delle targhe in 6 varchi di accesso periferico della città, 117 stalli SmartPark monitorati, 4 pannelli a messaggio variabile e l’attività di una web cam. Un impegno che Asm Vigevano e Lomellina spa ha sostenuto e sta sostenendo non solo con un importante investimento ma con la formazione ed il continuo aggiornamento del personale.
Panchine «parlanti» con il Qr Code
La tecnologia come strumento fondamentale per confrontarsi con i grandi problemi della vita quotidiana. È nata così all’inizio di marzo l’iniziativa voluta dal Lions Club Vigevano Host per valorizzare la «panchina rossa» installata lo scorso anno ai giardini Regina Margherita in pieno centro. «Attraverso un codice QR – spiega il presidente Massimo Negri – saranno messi a disposizione dei contenuti digitali dedicati alla valorizzazione della donna. Vorremmo che questa iniziativa fosse un esempio ed uno stimolo a che le cose inanimate che circondano possano prendere vita grazie alla tecnologia della quale ci serviamo ogni giorno per una innumerevole serie di necessità».