Pesaro – In meno di un anno tre medaglie. Oro, argento e bronzo. La Nazionale di basket femminile sorde si è ritagliata un ruolo da protagonista nel panorama internazionale del mondo sportivo dei sordi. Dopo l’oro agli Europei di Pescara di ottobre 2021, le azzurre silenziose hanno vinto l’argento nel maggio scorso alle Deaflympics in Brasile e qualche giorno fa si sono aggiudicate il bronzo a Tel Aviv nel campionato mondiale 3×3, un trofeo che è stato organizzato per la prima volta nella storia del basket dei sordi.
Insomma la squadra allenata da Sara Braida e dalla vice Giovanna Franzese sta vivendo il suo momento di gloria, dopo anni di sacrifici. La Nazionale di basket femminile sorde è nata da un piccolo grande sogno: regalare una possibilità di giocare a basket anche alle ragazze sorde. Infatti sino al 2010 non esisteva una squadra femminile nel nostro Paese.
Così, in una palestra di periferia di Pesaro alcune amiche udenti e sorde hanno iniziato ad allenarsi insieme, con il solo scopo di integrarsi divertendosi, istruite da un cestista azzurro, Peter Pozzoli. A spingere in alto questo sogno sono state due giornaliste, Beatrice Terenzi, in seguito nominata direttore tecnico dalla Federazione sport sordi Italia ed Elisabetta Ferri, che da allora ricopre il ruolo di addetta stampa.
Si può ben dire, dunque, che il cuore pulsante di questa realtà è stata la città di Pesaro, una delle Basket City italiane, che inizialmente ha dato propulsione al progetto. Nel settembre 2011, riconosciuta dalla Fssi come Nazionale, partecipa ai Mondiali di Palermo dove si piazza settima su otto squadre. Da allora il progetto è cresciuto a dismisura.
L’obiettivo principale è fare uscire le ragazze sorde dal mondo del silenzio attraverso lo sport: in questi anni la pallacanestro si è rivelata un mezzo concreto di integrazione tra udenti e non udenti. Si tratta quindi di un progetto non solo sportivo, ma anche di grande impatto sociale, che ha consentito a persone svantaggiate di viaggiare per il mondo ed emanciparsi e ai normodotati di aprire gli occhi su una realtà spesso nascosta poiché la sordità si rivela un handicap invisibile e molto subdolo.
Grazie al fatto di vestire la maglia azzurra molte ragazze hanno aumentato la loro sicurezza e la loro autostima, si sono affermate con più sicurezza nello studio, nel lavoro e in campo affettivo, hanno imparato a rilasciare interviste senza vergognarsi della propria voce. I prossimi impegni per la Nazionale capitanata da Simona Cascio sono nel 2023 i Mondiali a Creta, gli Europei a Malaga nel 2024 e le Olimpiadi in Giappone nel 2025. In mezzo, nel 2024 ci sarà anche il Mondiale 3×3 che pare si disputerà in Argentina.
Dopo l’oro europeo carpito a Pescara è nata l’idea di creare un docufilm sulla storia di questa squadra, dando vita ad un prodotto non solo sportivo, ma soprattutto sociale, culturale e carico di quel senso di comunità di cui oggi tutti abbiamo il bisogno. Il progetto vuole raccontare la storia affascinante di un gruppo di ragazze sorde e appassionate di sport che, partite dal nulla, dopo anni di avventure, allenamenti, sacrifici, emozioni, hanno vinto la medaglia d’oro ai Campionati Europei e non hanno intenzione di fermarsi davanti a niente.
La Nazionale è stata riconosciuta dalla Fssi nel 2011, prima di allora non esisteva in Italia nessuna compagine femminile di non udenti nel basket e dopo tante vicissitudini curiose, simpatiche e coinvolgenti, è stata riconosciuta di diritto come Nazionale italiana dal Comitato Italiano Paralimpico. Il documentario, che verrà girato con la collaborazione di Galassie srl e avrà la direzione artistica di Giampiero Solari e la regia di Paola Galassi, ha l’obiettivo di mettere in scena le stesse protagoniste di questo magnifico percorso, la loro vita e la difficoltà di confrontarsi con questa disabilità invisibile ma oltremodo faticosa, e la loro incredibile passione e forza di volontà nella vita e nello sport.
La voce narrante di Geppi Cucciari, per il suo legame con il basket e la sua attenzione al sociale, accompagnerà lo spettatore in questo emozionante racconto. Se la Nazionale di basket sorde esiste è merito della Fssi che ha permesso a tutte queste ragazze di giocare, vestendo la maglia azzurra. La Federazione del presidente Guido Zanecchia ha sempre sostenuto questo gruppo, così come il segretario generale Fabio Gelsomini e il consigliere federale Massimiliano Bucca. Tre figure fondamentali per la vita di questa realtà. Come importanti in questi ultimi anni sono stati gli sponsor Ranocchi per il 5×5 e Battistelli per il 3×3.