Castelfranco di Sotto – Anche i piccoli comuni stanno cambiando alla velocità della luce. Una dimostrazione di ciò arriva dalla consapevolezza che ci stiamo lasciando poco per volta alle spalle il cosiddetto digital divide, il divario che separa luoghi che hanno un facile e veloce accesso a internet dalle “aree bianche”, dove manca tale possibilità.
Castelfranco di Sotto, neanche 14 mila abitanti, ma un ruolo di primo piano nel distretto delle pelle toscana, rischiava di restare «isolata» dalla grande rete proprio nelle frazioni. Ora – annuncia il sindaco Gabriele Toti – grazie alla Regione e ad Open fiber i paesi potranno fare un salto nell’era smart collegando le sue aree bianche, ovvero quelle nelle quali gli operatori privati non sono ancora intervenuti. Gli utenti di queste zone potranno quindi connettersi alla banda ultralarga e migliorare così in maniera notevole la loro connettività, finora spesso impossibile.
La campagna informativa sta decollando con i dettagli dell’intervento effettuato da Open Fiber con l’obiettivo di mettere in condizioni famiglie e imprese di cogliere questa opportunità per migliorare le prestazioni dei loro dispositivi e rendersi maggiormente connessi. «Una grande opportunità – spiega Toti – per quelle porzioni del nostro territorio che fino ad oggi sono rimaste escluse e che crediamo, come del resto ha fatto la Regione, debbano avere le stesse opportunità di sviluppo».
«La fase pandemica ha reso ancora più evidente quanto sia determinante, anche nelle attività quotidiane, avere Internet ad alta velocità – aggiunge Toti – . Colmare il divario digitale è un obiettivo strategico per contribuire alla forza di un intero territorio: nessuna area deve rimanere indietro e deve essere interconnessa con il mondo». Sono i passi dentro la smart society con l’obiettivo di creare una crescita sostenibile grazie all’uso delle nuove tecnologie.