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Home > Toscana > Desko, a Firenze lo smart working green all’aria aperta

Desko, a Firenze lo smart working green all’aria aperta

Sono postazioni di lavoro da esterno, fatte con plastica riciclata e dotate di pannelli solare. Troveranno spazio al giardino dell’Orticoltura

Iacopo Nathan
10 Ottobre 2022
La presentazione della postazione
Desko, avvenuta alla società
Canottieri di Firenze

La presentazione della postazione Desko, avvenuta alla società Canottieri di Firenze

Firenze – Mai più smart working tra quattro mura, al chiuso, soprattutto con le belle stagioni. Da un progetto quattro architette laureate alla Scuola di Architettura dell’Università di Firenze nel 2018 e una rete di aziende toscane formata da Revet, R3direct ed Enecom, è nata la postazione chiamata ‘Desko’. Si tratta di un innovativo elemento di arredo urbano con seduta, piano d’appoggio e pannello fotovoltaico di copertura per rispondere alle esigenze di smart working e didattica all’aperto.

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Una struttura energeticamente autosufficiente che permette la ricarica di dispositivi elettronici come smartphone, pc e monopattini e arricchisce le attrezzature di spazi pubblici e privati intercettando i benefici psicofisici del contatto con la natura. Quello che rende Desko ancora più speciale, però, è il materiale con cui verrà costruito. Per realizzare le prime due postazioni Desko, infatti, sarà utilizzata parte della plastica consumata durante i concerti di Firenze Rocks dello scorso luglio. La plastica raccolta da Revet viene selezionata e preparata sotto forma di granuli per il successivo stampaggio 3D effettuato da R3direct, a cui si aggiunge la componente impiantistica seguita da Enecom.

La rete imprenditoriale costituita è in grado, su scala regionale, di coprire l’intero processo che va dalla raccolta dei rifiuti al loro riciclo e trasformazione in nuovi prodotti, generando una filiera toscana corta, circolare e sostenibile.

«Il progetto rappresenta una risposta spontanea e creativa al lockdown della primavera 2020 dovuto alla pandemia da Covid – spiegano le ideatrici del gruppo Desko smart seat -. L’input è derivato da una condizione emergenziale ma crediamo che Desko possa innestarsi su molteplici linee di tendenza, che in alcuni casi sono state accelerate dalla pandemia, come il lavoro a distanza, la didattica all’aperto e, nei confronti degli spazi verdi urbani, un loro radicale ripensamento come infrastrutture naturali a servizio della comunità, ‘abitabili’ secondo immaginari innovativi in linea da un lato con la digitalizzazione e dall’altro con una rinnovata visione della natura negli ambienti antropici. Un esempio di quel circuito virtuoso che fin dall’inizio di questa avventura speravamo di innescare e che adesso vediamo progressivamente concretizzarsi grazie a partner di enorme livello».

«Un esempio concreto di sostenibilità ambientale, economia circolare, design creativo e innovazione tecnologica – ha detto l’assessore del Comune di Firenze Cecilia Del Re -. Ma soprattutto un modo per ripensare come vivere i parchi e i giardini urbani: non più solo come luoghi per il tempo libero o per far sport, ma anche come ambienti da vivere per il lavoro e la didattica. I primi due Desko arriveranno in autunno al giardino dell’Orticoltura di fronte alla Biblioteca comunale. Ringrazio Revet, Firenze Rocks e le professioniste di Desko, che ho incontrato durante la pandemia: la loro proposta incontra esattamente la volontà dell’assessorato di aprire a tutti gli spazi verdi della città, supportando anche quei nuovi modelli organizzativi di lavoro e di studio a distanza che sono esplosi in pandemia».

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