Lucca – Si chiama REPORT ed è il progetto di ricerca utile a comprendere i fattori genetici e ambientali della resilienza al danno cerebrale. Ad occuparsi di questo delicato quanto interessante argomento, è Luca Cecchetti, ricercatore, MoMiLab della Scuola IMT Alti Studi Lucca.
Il quale fornisce una panoramica generale riferita all’ictus cerebrale, che rappresenta una delle principali cause di perdita dell’autonomia, specialmente nella popolazione anziana: «Tra il 25% e il 75% dei pazienti post-ictus necessita, infatti, di assistenza per le attività della vita quotidiana», spiega il ricercatore che prosegue:
«La patologia è verosimilmente in crescita dato l’aumento dell’età media della popolazione e ciò, oltre a comportare un danno per le persone, fa aumentare in maniera considerevole la spesa sanitaria. Per questo – sottolinea – una delle sfide più importanti della medicina riabilitativa è la capacità di prevedere l’esito degli interventi riabilitativi e la capacità di recupero del paziente. Alcuni studi sugli animali hanno messo in luce che sia variabili ascrivibili all’ambiente, che al corredo genetico potrebbero influenzare in maniera significativa il processo di recupero, modulando la capacità del cervello di adattarsi agli eventi avversi».
In senso più ampio, REPORT «rappresenta un primo passo verso un approccio alla riabilitazione che abbia al centro il paziente – spiega ancora Cecchetti – con la sua storia e le sue caratteristiche, facendo sì che la riabilitazione neurologica diventi sempre più una riabilitazione di precisione».
Al progetto di ricerca prendono parte IMT, Asl Toscana sud est – capofila del gruppo di ricerca -, la Clinica di Riabilitazione Toscana di Montevarchi, l’Università di Siena e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. La ricerca è finanziata dalla Regione con un contributo di circa 700mila euro. Lo studio durerà 3 anni e ha tra gli obiettivi quello di seguire per alcuni mesi un totale di 240 pazienti vittima di danno cerebrale per valutarne il recupero e le variabili che lo influenzano.