Empoli – Quattro azioni progettate per raggiungere lo sviluppo sostenibile nel sistema alimentare, una politica urbana del cibo volta a realizzare l’obiettivo inserito dall’Onu nell’Agenda 2030. Primo punto: garantire cibo sano per tutti. Secondo punto, educare a una sana alimentazione. Terzo punto: lottare contro lo spreco alimentare e quarto, ma non ultimo, rafforzare la tradizione e la cultura del cibo locale.
Un piano ambizioso, certo, ma che, almeno a Empoli non parte da zero. L’amministrazione comunale empolese, infatti, ha messo in campo già da tempo risorse ed energie per portare a compimento questo programma e nel farlo, l’aiuto che arriva dalle tecnologie e dall’uso smart di cellulari e affini si è già rivelato importantissimo. Per esempio nel tracciamento informatico dei pasti speciali in quindici scuole gestite dal Comune. Il progetto “Empoli Food2030“ è nato all’interno del distretto dell’Economia civile ed è stato presentato e firmato dall’amministrazione e dalle associazioni aderenti lo scorso 7 aprile, data in cui si celebra la giornata mondiale della salute.
«Empoli Food2030 – è stato sottolineato durante la presentazione – è stato voluto per rendere più sostenibile il sistema alimentare e agricolo empolese, trasformando la città in una food smart city, ossia una comunità impegnata attivamente ad affrontare la sfida di assicurare cibo sufficiente, sicuro e salutare ai propri cittadini, salvaguardando l’ambiente e le sue risorse».
Le azioni, già attive su tutti e quattro i punti del programma, spaziano dalla spesa portata a casa, ai fontanelli pubblici per l’acqua che dai 5 attuali passeranno a 10 entro il 2030, allo sportello del nutrizionista on line, che ha già totalizzato circa 2.000 visualizzazioni. E poi l’Emporio solidale, l’educazione alimentare con gli incontri nelle scuole, i 40 orti sociali già attivi sul territorio comunale e le food bag distribuite agli studenti di elementari e medie per evitare lo spreco del cibo che non viene consumato nelle scuole.
E’ in cantiere anche la App per il monitoraggio delle mense ed è attivo il recupero del cibo da destinare alle associazioni animaliste. L’impegno contro lo spreco è diretto anche al coinvolgimento degli esercenti nel settore della ristorazione. Il Comune, infatti, consegnerà il certificato di qualità “Empoli Food2030“ ai ristoranti e agli esercizi commerciali che valorizzano nei loro menù cibi freschi e a km zero, ma soprattutto che donano o vendono a prezzi contenuti il cibo invenduto a fine giornata e che danno ai clienti la food bag del progetto in cui collocare il cibo ordinato al ristorante ma non consumato.
I firmatari del progetto. Si va dal Volontariato a produttori agricoli, ai commercianti
I firmatari di Empoli Food 2030: Emporio Solidale, Associazione Vecchie e Nuove Povertà, Re.So. , Confesercenti Provinciale, Auser, CNA, Misericordia Empoli, Croce Rossa Italiana Empoli, Confcommercio Empolese Valdelsa, COeSO Empoli, Sintesi- Minerva, Coldiretti, Pubbliche Assistenze Empoli, CIA Toscana Centro, Unione Agricoltori Firenze zona Empolese e Parrocchia Evangelista.