Firenze – Sono piccole, agili e di un simpatico verde lime. Ma soprattutto fanno dormire sonni tranquilli agli eco-automobilisti, il cui peggior incubo è di rimanere con le batterie a terra e dover aspettare tanto, troppo tempo per ricaricarle.
Sono Xev Yoyo elettriche di Enjoy, che, grazie a un accordo con Eni, per fare il pieno di elettricità impiegano poco più di quanto una tradizionale auto a motore termico per farne uno di carburante. Nessuna magia, ma solo un miglioramento logistico reso possibile grazie alle tecnologie digitali: le cinquanta nuove vetturette a emissioni zero si trovano sparse per la città, al pari delle cento sorelle maggiori a motore termico che vanno ad affiancare, con la garanzia di avere la batteria sempre sopra al 30%.
E se l’utente la scarica nell’utilizzo, per avere la sostituzione immediata del pacco batterie con uno carico, basta si rivolga a una delle stazioni Eni convenzionate, per ora in tre distributori a Firenze. È il battery swapping: funziona un po’ come ai pit stop di F1, grazie a postazioni apposite e personale appositamente addestrato, che si occupa anche di andare a ritirare e ridistribuire i mezzi parcheggiati che risultano sotto un terzo di autonomia.
Che a proposito è davvero tanta, per l’utilizzo cittadino per cui è pensata la Yoyo: 150 chilometri con un pieno, più che sufficienti ad attraversare più volte l’area metropolitana; ma le piccole Xev, anche se non è il loro pane quotidiano, sono anche in grado di affrontare piccoli tratti di extraurbano, raggiungendo una velocità di punta di circa 85 chilometri orari.
Tutto bello, ma quanto costa? 29 cent al minuto più un euro di costo fisso all’inizio di ogni viaggio. Possono essere poi riconsegnate in qualsiasi luogo all’interno dell’area di copertura Enjoy, che include quasi l’intero Comune, anche se rimangono ancora scoperte alcune zone periferiche, soprattutto nel quadrante Ovest, come Bellosguardo, Ugnano, Sollicciano, parte del Cavallaccio e di Soffiano. Inoltre il sistema di battery swapping, in un prossimo futuro, con la diffusione dell’auto sul mercato, potrebbe essere applicato non solo alle macchine della società di car sharing, ma anche quelle dei proprietari privati.
«Un ulteriore e importante contributo per rendere più sostenibile la mobilità in città e si inseriscono nelle politiche avviate dalla nostra amministrazione per abbattere lo smog e nell’impegno di Firenze per il raggiungimento dell’obiettivo di città a impatto climatico zero entro il 2030», le ha definite il sindaco Dario Nardella. «Nelle città in cui sono già state introdotte, queste city car a zero emissioni di CO2 su strada hanno dimostrato il loro potenziale nell’ambito della micromobilità», ha spiegaato Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni, l’impegno della società verso Net Zero al 2050.