Massa Carrara – Il Ministero della transizione ecologica ha firmato la proposta di graduatoria di investimento per la linea degli impianti di trattamento rifiuti da finanziare attraverso la specifica missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
C’è anche il progetto che prevede la rivoluzione green dell’impianto di via Dorsale in ottica di economia circolare: lo smantellamento del trattamento meccanico biologico (Tmb) per i rifiuti indifferenziati per realizzare al suo posto un biodigestore anaerobico in grado di valorizzare la frazione organica dei rifiuti differenziata con produzione di biogas da trasformare in biometano.
Era questo il sogno inserito due anni fa nel Piano industriale dell’amministratore unico Alessio Ciacci, approvato dalle amministrazioni dei due Comuni soci, Massa e Carrara. E vedere un sogno che si avvicina a diventare realtà, grazie anche alle risorse dell’Europa, non può che essere un risultato epocale. Per Cermec, certo, ma soprattutto per entrambe le città e i loro abitanti che potranno dire addio al vecchio impianto per proiettarsi verso il futuro.
«Abbiamo creduto molto, sin dall’inizio – aveva dichiarato appena saputa la notizia –, nel progetto del biodigestore in grado di produrre biogas da trasformare in biometano. Sapere che ha avuto un ottimo riconoscimento dal Ministero della transizione ecologica e un punteggio molto alto nella graduatoria del Piano nazionale di ripresa e resilienza ci rende tutti molto soddisfatti. Sia per il Comune di Massa sia per quello di Carrara, entrambi soci che hanno approvato il piano industriale di Cermec».
Il sindaco Francesco Persiani aveva sostenuto con forza il progetto di revamping dell’impianto e la notizia che arriva da Roma sembra proprio poter trasformare un piano industriale ambizioso in realtà. «Il nuovo Cermec – diceva alcuni giorni fa – sarà un impianto efficiente, uno strumento di tecnologia avanzata in grado di produrre energia pulita. Un impianto chiave in ottica di economia circolare, che potrà portare benefici sul territorio per i cittadini e le aziende».
«Il progetto – aveva proseguito Ciacci – ha avuto un’ottima valutazione: 71,2 punti, a livello nazionale il 25esimo progetto della graduatoria. Il bando però prevede due linee di finanziamento, una per il nord e una per il centro sud dove siamo diciannovesimi e calcolando una dotazione finanziaria di 260 milioni di euro dovremmo proprio rientrarci. Inoltre è sul ‘podio’ dei progetti presentati in Toscana e in Ato Costa, quella di RetiAmbiente, ha ricevuto il maggior punteggio. Nei prossimi giorni attendiamo la certezza assoluta».