Prato – Tecnologie rivoluzionarie a servizio del distretto. E’ il programma di sperimentazioni organizzato dall’Interporto della Toscana Centrale per favorire lo sviluppo digitale della logistica, delle consegne dell’ultimo miglio, dei servizi comunali e per l’applicazione della mobilità intelligente nel settore dei trasporti.
All’interno del polo di Gonfienti, così, nell’ambito del convegno ‘Interporto Toscana Centrale 4.0’, si sono alternati alcuni progetti che potrebbero aiutare le aziende pratesi (e non solo) a sviluppare i propri business. Idee da sperimentare proprio a Prato grazie alla collaborazione con partner italiani e internazionali come Cisco, Tim, Navya, Estra (main sponsor), Regis Motors, Susa, Skylotec, Tender e BCargo.
Uno dei progetti più rivoluzionari è sicuramente quello proposto dall’azienda francese Navya, leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici esclusivamente a guida autonoma. All’Interporto è stata fornita una navetta che guida da sola senza bisogno di un autista, capace grazie a un livello tre di intelligenza di percorrere autonomamente un percorso predefinito, evitando ostacoli e pericoli (ha un margine di errore nella manovra di meno di un centimetro). Il mezzo può trasportare sia merci, risultando così ideale per gli spostamenti dei prodotti fra le varie imprese del polo di Gonfienti, che persone.
Il Navya al momento non è autorizzato a viaggiare su strada ed ecco perché l’Interporto di Prato è la sede ideale per portare avanti la sperimentazione, visto che si tratta di un’area autorizzata per l’utilizzo di simili tecnologie innovative.
«Vogliamo confermare il nostro ruolo centrale all’interno della logistica toscana e nazionale andando a completare la scelta già fatta di sviluppare l’intermodalità tradizionale e investendo sui nuovi schemi di sviluppo del settore, sempre più votati all’efficientamento energetico e digitale, anche ai fini di una migliore sostenibilità ambientale – spiega il presidente dell’Interporto della Toscana Centrale Francesco Querci -. Puntiamo ad essere protagonisti di un percorso di innovazione che possa migliorare l’operatività delle aziende, abbattere le emissioni e garantire servizi sempre più efficienti all’utenza. Seguiamo il solco delle misure tracciate dal Pnrr. Un chiaro esempio riguarda le politiche legate all’ultimo miglio: devono essere sempre più interpretate come il perfetto completamento di una intermodalità circolare che parta dal produttore e arrivi all’utente finale con i minori sprechi e la miglior efficienza possibile».
L’Interporto quindi vuole farsi promotore e sperimentatore di una serie di progetti innovativi per accompagnare il distretto metropolitano e tutta la Toscana verso le nuove sfide tecnologiche, nell’ottica della sostenibilità economica e ambientale, coinvolgendo in primis le principali aziende di logistica che operano nell’infrastruttura di Gonfienti. E non è un caso se la sperimentazione riguarda anche i veicoli elettrici dell’ultimo miglio.
All’Interporto c’erano in prova anche veicoli dedicati al ritiro e al trasporto dei rifiuti del porta a porta, o ancora un’anagrafe mobile già in uso in alcuni Comuni d’Italia per portare i servizi pubblici direttamente a casa dei cittadini con mobilità ridotta. Fra gli altri utilizzi c’è anche il furgoncino green con cella frigorifera: ideale per la consegna a domicilio dei farmaci in tutta la città, comprese le stradine del centro storico.