Firenze – Un algoritmo di intelligenza artificiale studiato per trovare il «match» perfetto. Niente di particolarmente innovativo se non fosse che i profili tra cui l’algoritmo individua possibili «affinità» sono i produttori di pelletteria d’eccellenza e i brand in cerca di un’azienda per produrre le proprie collezioni.
A farli incontrare, ora, c’è Mipel Lab, piattaforma nata dalla collaborazione tra Assopellettieri e Lineapelle con l’obiettivo di creare un nuovo canale per il sourcing pellettiero. Un punto di incontro, tutto digitale, tra domanda e offerta di produzione italiana di pelletteria. Altamente avanzata dal punto di vista tecnologico e gestionale, la piattaforma di Mipel Lab è stata sviluppata da Assopellettieri con il supporto della software house Ds Group e in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
La piattaforma impiega un algoritmo di intelligenza artificiale che permette di mettere in contatto, in pochi clic, i brand del lusso locali e internazionali con il top dei produttori di pelletteria italiana in grado di soddisfare al meglio le loro esigenze produttive in tempo reale, 365 giorni l’anno. Mipel Lab però non è solo web: ma è anche una fiera, in programma a FieraMilano, Rho, dal 20 al 22 settembre.
Due strumenti strategici per una regione come la Toscana, in cui il settore pellettiero è cruciale. «Grazie a Mipel Lab le aziende pellettiere vocate alla produzione del lusso, hanno un nuovo canale per raggiungere i mercati internazionali – spiega Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano –. Un sistema che permette a chi desidera produrre ‘made in Italy’ di incontrare l’azienda giusta. Considerando la specializzazione nella manifattura del lusso della Toscana, è senza dubbio uno strumento importante per le nostre aziende, sempre più ricercate da brand di tutto il mondo».
Una scommessa sul futuro che rientra in un più ampio piano portato avanti da Assopellettieri con un triplice obiettivo: supportare le piccole e medie imprese nella transizione verso il digitale, allargare il bacino di possibili clienti per le aziende produttrici di pelletteria (a marchio proprio ma anche per brand e griffe), aprire nuovi canali di comunicazione per restituire un’immagine fedele di quello che è oggi il mondo della pelletteria.
«Abbiamo dato una svolta digitale anche a Mipel grazie alla collaborazione con Mirta Wholesale, il portale B2B nato per connettere piccole realtà artigiane del lusso e boutique internazionali – spiega Franco Gabbrielli, presidente di Assopellettieri –. Mirta è diventata la piattaforma digitale di riferimento della manifestazione, attiva per tre settimane a cavallo della fiera. E così sarà anche per l’edizione di settembre, dal 18 al 20 (sempre a a FieraMilano, Rho). Una vetrina virtuale grazie alla quale si potrà procedere a effettuare ordini anche a distanza e contare su un pacchetto integrato di servizi che accompagnano buyer e clienti nella gestione del rapporto contrattuale».
Per sensibilizzare i non addetti ai lavori su che cos’è davvero il mondo della lavorazione della pelletteria, Assopellettieri ha inoltre ideato un progetto di realtà virtuale. L’associazione si doterà di 25 Oculus per consentire un’esperienza di realtà aumentata applicata alla pelletteria, offrendo così una visita virtuale e immersiva delle aziende, in un percorso che abbraccia lavorazione artigianale e tecnologia».