Pistoia – Per il mondo delle associazioni una città smart è a misura d’uomo, con meno burocrazia per le imprese, banda larga diffusa e capace di attrarre turisti. Pistoia dovrà quindi puntare su innovazione e turismo per crescere e i fondi del Pnrr sono un’occasione d’oro.
«Una città che vuole essere smart e contemporanea deve dotarsi di piattaforme all’altezza per far dialogare tra loro e convergere le relazioni umane, sociali ed economiche che la popolano – evidenzia Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato –. Dobbiamo ripensare le città e dotarle di tutti gli strumenti necessari per far sì che diventino luoghi dove il cittadino possa vivere bene, essere a misura d’uomo, un po’ come nelle piccole città, creando modelli di benessere da esportare anche nei centri più grandi».
E nelle città in cui si vive bene vogliono venire anche i turisti: «Con la giusta spinta sugli strumenti di informazione e socialità si attraggono turisti – aggiunge Tempestini –. Come associazione il nostro compito è quello di formare gli imprenditori verso questa direzione, affinché siano in grado di cogliere le opportunità di investimento e i servizi che le smart city possono offrire nel segno della sostenibilità. E per metterle in pratica le pubbliche amministrazioni non dovranno lasciarsi scappare le risorse del Pnrr e dei fondi comunitari».
Altro nodo cruciale con il quale le imprese lottano quotidianamente è la burocrazia: «Sarebbe sicuramente la prima cosa da snellire per le imprese che, a fronte di procedure dai tempi di attesa lunghi, non sempre possono contare su risposte certe – sottolinea il direttore di Confesercenti Pistoia, Riccardo Bruzzani –. Quello delle città intelligenti è un grande tema, sono le città del futuro ma a parer nostro dovrebbero già essere realtà. Difficile però riuscire nell’impresa della transizione digitale se in alcuni territori manca la connessione a banda larga».
Pistoia ha tutte le carte in regola per crescere e svilupparsi in questo senso: «Se pensiamo alla Pistoia del futuro la vediamo in un dialogo trasversale tra turismo, cultura, vivaismo e distretto tecnologico ferroviario – continua Bruzzani –. Alla base di tutto deve esserci una progettualità solida, serve avere oggi le idee chiare su quella che sarà la città di domani».
Futuro in cui innovazione e turismo vanno a braccetto: «Una città intelligente sa intercettare i gusti dei visitatori, usa tutti gli strumenti tecnologici che ha a disposizione per scoprire cosa cercano i turisti a Pistoia, quali esperienze si aspettano di trovare e poter fare. In città dal turismo fiorente anche il commercio, i luoghi di cultura e i locali degli esercenti funzionano. Anche i piccoli negozi di vicinato possono trarre vantaggio dalla digitalizzazione e mettere sul mercato online i loro prodotti».
Anche i negozi saranno più digitali. L’offerta su diversi canali può facilitare il successo sul mercato del futuro Città Future
Una città smart è anche una città capace di attrarre più turisti: servono investimenti Bisogna investire in digitalizzazione, così da poter raggiungere la clientela di vicinato ma anche chi è di passaggio e ha visto, per esempio, un’offerta speciale dal web. «Non c’è momento migliore di questo per sviluppare nuove idee e definire obiettivi chiari poiché per realizzarli ci sono molte risorse importanti in arrivo», sottolinea il direttore di Confesercenti.