Terni – “Progettare città intelligenti. La riqualificazione dello spazio pubblico in ottica smart city”. E’ il tema che è stato dibattuto nei giorni scorsi a Palazzo Gazzoli di Terni. Un’iniziativa organizzata dal Laboratorio internazionale i_LabSmartCityDesign del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, attivo presso il polo universitario di Foligno, in collaborazione con Confapi Terni e il supporto del Comune di Terni e degli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia ternana.
Il senso e gli obiettivi di questo genere di appuntamenti in programma nelle città umbre è proprio quello di coinvolgere i cittadini nella realizzazione di una “smart city“, una città cioè che, grazie alle tecnologie digitali e all’innovazione tecnologica, realizza un modello di crescita sostenibile migliorando la qualità della vita della comunità. Come? Ad esempio potenziando l’accesso ai servizi, utilizzando il web per ottenere certificati e documentazioni dalla pubblica amministrazione in modo da evitare di recarsi fisicamente negli uffici. Al dibattito hanno partecipato tra gli altri il sindaco Leonardo Latini e Stefano Brancorsini, delegato rettorale per la sede di Terni e le strutture distaccate, ma anche Ermanno Cardelli, direttore del Dipartimento di Ingegneria, Simone Monotti, presidente Ordine degli Ingegneri, Stefano Cecere, presidente Ordine degli Architetti e Cesare Cesarini, direttore Confapi Terni. A introdurre le opportunità di questo nuovo modo di progettare le città intelligenti, Paolo Verducci del Dipartimento di Ingegneria, responsabile scientifico del laboratorio i_LabSmart- CitiesDesign.
L’incontro è servito proprio per approfondire un modello di interpretazione dello spazio urbano sostenibile, competitivo, inclusivo, creativo, iperconnesso e aperto. Ciò che è emerso chiaramente dalla giornata di confronti e dibattiti (la prima di una serie itinerante) è che progettare la riqualificazione urbana in ambito smart cities non significa semplicemente sovrapporre all’esistente soluzioni e tecnologie intelligenti, ma piuttosto sviluppare un approccio interdisciplinare ed interscalare, basato su una visione condivisa tecnico-politica a breve-medio termine che sia in grado di immaginare un sistema di ‘strategie intelligenti’ e di azioni progettuali specifiche e modulari economicamente sostenibili.
«Si tratta – ha detto Paolo Verducci in conclusione – di un ambito di ricerca complesso, che considera l’attrattività e la qualità urbana come principale risorsa e affronta il tema del cambiamento climatico e della situazione pandemica come opportunità di rigenerazione del tessuto urbano e rilancio dello spazio pubblico, incoraggiando altresì l’efficientamento energetico, la mobilità dolce ed il trasporto pubblico».
Rigenerare le ex aree industriali
Ma anche riqualificare gli spazi pubblici Mobilità sostenibile TERNI Affrontati dagli esperti temi quali: la rigenerazione urbana di ex-aree industriali, la mitigazione delle isole di calore, la riqualificazione dello spazio pubblico, le comunità energetiche, la mobilità sostenibile fino alla grande stagione dei Puc, con particolare attenzione alle realizzazioni della città di Terni.