Bologna – La rivoluzione del trasporto locale a idrogeno bussa alle porte di Bologna. L’ Industria Italiana Autobus (ex Bredamenarinibus) ha deciso di accelerare il percorso verso la mobilità sostenibile, sottoscrivendo un accordo di partnership con Caetano-Toyota, grazie al quale sarà in grado di offrire nell’immediato mezzi alimentati ad idrogeno prodotti per lei dal sodalizio nippo-portoghese. Il secondo step, a partire dal 2023, sarà passare alla fornitura di ’rack’ di seconda generazione che saranno montati sui mezzi Menarini.
L’accordo siglato (e benedetto anche dalla chief officer del gruppo portoghese, Patricia Vasconcelos, con un videomessaggio) prevede l’avvio di produzione e commercializzazione in Italia di autobus urbani alimentati a idrogeno basati sulla tecnologia Toyota Fuel Cell e un sistema H2.City Power Kit sviluppato dallo stesso gruppo nippo-portoghese. Secondo l’intesa, entro la fine dell’anno, Iia commercializzerà inizialmente gli autobus Hydrogen prodotti da CaetanoBus, in co-branding con Toyota. Dal 2024, invece, prenderà il via la produzione diretta di autobus per il mercato italiano e internazionale equipaggiati con H2.City Power Kit sviluppato dal gruppo lusitano.
In poche parole, l’H2.City Power Kit non è altro che un modulo progettato da CaetanoBus per un sistema di controllo dell’energia dell’idrogeno che utilizza il modulo delle celle a combustibile, la batteria lto e i serbatoi dell’idrogeno di Toyota per ottimizzare la generazione di energia dall’idrogeno, energia che verrà quindi fornita all’apparato propulsore secondo le esigenze del veicolo.
Il kit consente dunque un basso consumo di idrogeno e un’elevata durata. Come spiega il presidente e amministratore delegato di Iia, Antonio Liguori, l’iniziativa è nata “dalla nostra continua ricerca sul mercato di occasioni di partnership e tecnologie sempre più all’avanguardia per poterci caratterizzare perché – racconta alla ‘Dire’ – siamo una società che è risorta di nuovo nel 2019 con tutte le attività che facevamo all’estero e quindi abbiamo necessità di essere competitivi e di mantenere la nostra quota di mercato italiano, che sul Tpl è circa il 40%”.
E in effetti sin dalla sua ripartenza, nel 2019 appunto, l’ex Bredamenarinibus si è impegnata in un profondo piano di ristrutturazione aziendale che oggi la colloca come uno dei principali soggetti industriali nella produzione nazionale di autobus. “Non vogliamo inventarci niente di più ma semplicemente essere tra i primi a utilizzare le nuove tecnologie – va avanti Liguori – e in questo Toyota è uno dei primi gruppi a credere in questa nuova trazione che chiamiamo ‘zero emission’, quindi da cosa nasce cosa, ci siamo sentiti varie volte e la cosa è venuta così, come due persone che chiacchierando fanno poi nascere un’intesa”. In sostanza, con un concetto plug & play, il cliente sceglierà se dotare la propria flotta con un autobus elettrico oppure alimentato ad idrogeno.