Cesena – “Il primo aspetto che riguarda i vantaggi dell’innovazione tecnologica è che questi devono essere fruibili da tutti gli abitanti del territorio, senza distinzioni“.
Sono le parole con le quali il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini illustra il coordinamento avviato all’interno dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio nell’ottica di rendere ‘smart’ i servizi a disposizione di un’intera comunità.
“Si parte dalla base – spiega Baccini – e dunque dall’approntamento di una ‘macchina’ pubblica ben oliata e accessibile in tutti i Comuni con le medesime potenzialità. Che sono tante e saranno sempre di più, anche grazie ai fondi che ci auguriamo di ricevere partecipando a specifici bandi attivati nell’ambito del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che destina importanti risorse proprio al tema dell’evoluzione dei servizi a vantaggio della comunità”.
Dire che tutto – o quasi – è ormai raggiungibile con un ‘clic’ è certamente vero, ma resta il fatto che a oggi una importante fetta della popolazione non è abituata a cogliere i vantaggi della situazione. Mentre per giovani e giovanissimi maneggiare tastiere e password è all’ordine del giorno, non soltanto i nonni, ma anche parte dei genitori non sempre danno per scontate le procedure di accesso da remoto alla propria identità digitale.
“Il tema non può essere sottovalutato – riprende Baccini – e dunque in quest’ottica a Bagno di Romagna come negli altri territori comunali della vallata del Savio organizziamo a cadenza regolare dei corsi gratuiti di ‘accompagnamento’ rivolti ai cittadini che vogliono acquisire maggiori competenze e sicurezze riguardo a questo mondo. E l’interesse è davvero alto. Per voler citare un esempio, forniamo supporto e assistenza durante le fasi di registrazione che consentono di ottenere lo Spid, ormai essenziale per accedere a una vasta gamma di servizi”.
I risultati pagano, come dimostrano anche le statistiche degli uffici maggiormente coinvolti dal cambiamento: “Un esempio è lo sportello delle attività produttive, dove fino a poco tempo fa tutta la documentazione era richiesta in forma cartacea: in appena un anno siamo passati ad avere oltre il 90% delle pratiche gestite attraverso i canali digitali”.
Una comunità ‘smart’ è però anche orientata ad affrontare le sfide che riserva il futuro, a partire da quelle ambientali, per esempio nell’ottica del risparmio energetico, tema quanto mai attuale. “Stiamo lavorando alla Green Community – ancora Baccini – basata cioè su un piano di sviluppo sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale. Il progetto verte sulla realizzazione di centrali geotermiche che con la produzione di energia sosterranno gli edifici pubblici, ma progressivamente anche il settore privato, a partire da quello industriale e abitativo: in questo modo l’energia può essere prodotta attraverso una economia circolare che preveda anche una corretta gestione del patrimonio forestale del territorio, nell’ottica di utilizzare legname certificato dell’Appennino secondo canoni ben precisi e col prioritario obiettivo di non danneggiare le nostre foreste”.
Il cerchio lo chiude il progetto ‘Smart Land’ avviato dai Comuni di Bagno di Romagna e Mercato Saraceno, dedicato a rendere più efficiente la pubblica illuminazione col progressivo inserimento di altri strumenti ‘smart’ in grado di fornire i più svariati tipi di servizi, dal monitoraggio dei flussi del traffico, fino alla videosorveglianza.