Forlì – I lunghi anni di pandemia hanno reso ancora più evidente quanto sia importante puntare sulla salute e, di conseguenza, anche sulle strutture che la promuovono, offrendo spazi per quei servizi che non trovano posto in ospedale. Sono numerosi, a Forlì e nel comprensorio, i progetti che riguardano la realizzazione di nuove ‘case di comunità’: quelle stesse che, fino a pochi mesi fa, andavano sotto la denominazione di ‘case della salute’.
A Forlì una di queste strutture sarà realizzata in zona portici, entro il 2026: la data è tassativa, infatti i fondi che verranno investiti sono quelli del Pnrr. Parliamo di un totale di 13,5 milioni di euro che serviranno a costruire un edificio ex novo in un terreno di proprietà di Ausl, oggi incolto, collocato proprio alle spalle del grande polo commerciale e residenziale: è stata, infatti, rapidamente scartata l’opportunità di servirsi della palazzina che, fino a pochi anni fa, apparteneva a Romagna Acque, affacciata su piazza del Lavoro.
La casa di comunità forlivese sarà costituita da un piano terra e ulteriori tre piani dove troveranno spazio il consultorio familiare, direzione, sala riunioni, pediatria di libera scelta, pediatria di comunità, assistenza specialistica, ambulatori infermieristici, medici di medicina generale, area prelievi, farmacia, sportello sociale, zona di continuità assistenziale. La regola è quella di evitare ridondanze con altri servizi disponibili altrove, in modo da non dare vita a sovrapposizioni con quelli offerti al Morgagni-Pierantoni o nella vicina via Colombo.
Anche a Castrocaro Terme la casa di comunità sarà realizzata di sana pianta, per un costo complessivo di 1,6 milioni di euro. L’edificio sarà pronto entro la fine del 2025 e troverà spazio in via Dino Ravaglioli, tra il Park Hotel e un condominio a uso abitativo. L’edificio coprirà 850 metri quadrati più 600 metri quadrati adibiti a parcheggi. Qui si troveranno il cup e diversi ambulatori medici.
A Modigliana e Forlimpopoli sono, invece, previsti interventi consistenti per apportare migliorie alle case della salute già esistenti: i lavori saranno rispettivamente da 400 e 200mila euro. Sono già attivi i lavori per realizzare una centrale operativa a Santa Sofia: 500mila euro verranno investiti per riqualificare una struttura che fungerà da poliambulatorio dove potranno esercitare diversi medici di base.