Forlì – Ormai lo sappiamo: il futuro è verde. Non solo nuove tecnologie e soluzioni di ultima generazione: le città di domani sono soprattutto ricche di parchi e di alberi, capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’uomo e di garantire agli abitanti uno spazio per trascorrere del tempo di qualità. A Forlì, dopo la realizzazione del giardino del San Domenico in sostituzione del parcheggio di cemento, sono ancora molti i progetti relativi al verde pubblico.
Sono già a buon punto i lavori per riqualificare la grande area del Foro Boario, la zona dove, per anni, si è svolto il mercato dei bovini (nel 1950 era uno dei più importanti d’Italia). Tutto è cominciato nel 2016, quando ben 6.664 forlivesi hanno indicato proprio il Foro Boario come loro ‘luogo del cuore’, nell’ambito dell’iniziativa del Fai: un segno d’affetto che non è passato inosservato e ha contribuito a spingere il Comune ad incanalare le sue risorse (parliamo di un milione e 75mila euro, dei quali 25mila in quota Fai) per trasformare il mercato in un grande parco.
Oggi è già stata recuperata la facciata, effettuata la manutenzione di alcuni ambienti interni, sistemata l’area verde con tanto di arredo urbano. Non solo: sono stati riqualificati i camminamenti, ripristinati i viali alberati e realizzata la nuova illuminazione pubblica. Infine è stata predisposta la rete per la videosorveglianza e per la realizzazione di un’area giochi. Presto anche il bar sarà spostato di qualche metro in direzione Ravenna e gli sarà concessa la possibilità di posizionare i suoi dehors nell’area interna.
All’appello manca ancora una parte: quella delle tettoie di ghisa. Per quella zona è già pronto un progetto del valore di 1,2 milioni per la creazione di una cittadella per i più piccoli, con spazio per giochi e laboratori. I lavori su quest’ultima parte, però, si sono bloccati a causa dell’improvviso rincaro delle materie prime e non sono ancora ripresi.
I cantieri sono in piena attività anche al parco della Resistenza, nella sua parte più antica, quella affacciata su piazzale della Vittoria. Le operazioni sono cominciate nel maggio dello scorso anno: si tratta di interventi conservativi della parte muraria ottocentesca a ridosso della terrazza belvedere, del restauro delle balaustre e delle scale e dell’edificio adibito a bagni pubblici. Sarà, inoltre, riqualificata la fontana centrale.
Per quanto riguarda i 17 ettari di terreno dell’ex zuccherificio Eridania, invece, anche qui il Comune ha in animo la realizzazione di una grande area verde, mentre ancora non si è pensato ad un potenziale utilizzo della struttura in muratura, oggi fatiscente. Il progetto è stato formulato ormai molti anni fa, ma sia il terreno che l’ex fabbrica, chiusa dal 1972, sono di proprietà di privati, ma nel corso degli anni, un’asta dopo l’altra, il suo prezzo è calato da 15 a 5 milioni di euro e il 2022 potrebbe essere l’anno decisivo per l’acquisto.
Fuori dalle mura cittadine, a essere oggetto di investimenti anche importanti sono i parchi fluviali, ovvero quei percorsi, solitamente ciclopedonali, che costeggiano i fiumi delle vallate forlivesi. A Castrocaro c’è un progetto per l’ampliamento del parco e la realizzazione di aree pic nic e punti per le grigliate, in modo da rendere l’area più fruibile, mentre a Predappio è stato approvato un progetto da 1 milione e 400mila euro per il completamento del tratto di fluviale e la sistemazione del parco di palazzo Varano.
Attualmente il parco fluviale di Predappio consta solo in un breve tratto che verrebbe notevolmente prolungato. Anche a Santa Sofia parte dei fondi del Pnrr sarebbero investiti nella realizzazione di una bio-piscina sul fiume: nel paese bidentino è già particolarmente apprezzata la galleria d’arte all’aperto che si snoda proprio lungo il corso d’acqua, con decine di opere di diversi artisti contemporanei di fama internazionale, tra le quali anche una scultura di Arnaldo Pomodoro.